EDGAR ALLAN POE – LA PERLA DI LABUAN 23/11/18

Riccardo

“Edgar Allan Poe era un essere instabile e stravagante, un pianeta fuori dall’orbita. Ho finito per convincermi che Edgar Allan Poe e la sua patria non erano allo stesso livelllo.” Pochi meglio di Baudelaire sono riusciti a descrivere in poche parole la personalità e la poetica dall’autore di “Il pozzo e il pendolo”, “Il gatto nero”, “Il cuore rivelatore”, “La maschera della morte rossa”, “La rovina della casa degli Usher” e altri racconti in cui domina l’angoscia che spesso sconfina nella follia. Edgar Poe nacque a Boston il 19 gennaio 1809. A nove anni rimase orfano di entrambi i genitori e fu affidato al mercante scozzese John Allan, il cui cognome aggiunse al proprio. Sposò la cugina quattordicenne Virginia Clemms che morì prematuramente di tisi. Si fidanzò con Sarah Helen Whitman, che non sposò mai. Tutte le sue infatuazioni durarono poco o finirono male. Il successo letterario non lo salvò dal delirium tremens, si diceva che si potesse accendere un fiammifero al suo fiato. Rileggeremo “Il seppellimento prematuro” ispirato a una psicosi diffusa alla sua epoca, da cui derivarono diverse leggende metropolitane a base di gemiti che escono da sotto terra e cadaveri trovati in posizioni innaturali al momento della riesumazione, come se avessero tentato di uscire dalla loro ultima dimora. Chi poteva permetterselo si faceva installare nella tomba uscite di sicurezza e campanelli d’allarme. Il delirium tremens infine lo uccise il 5 ottobre 1849 a quarant’anni. Ma rivisse ancora molte volte in film sia personalmente che attraverso alcuni dei suoi racconti. Tra gli altri lo incontrarono gli artisti del fumetto Guido Crepax e Dino Battaglia. “Purtroppo non si può considerare tutta immaginaria la triste legione dei terrori sepolcrali. Se non vogliamo che ci divorino, bisogna lasciare che dormano.” Buon ascolto.




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