frittura mista|radio fabbrica 14/02/2023

 

Il primo argomento che abbiamo trattato in questa puntata sono le vicende dei facchini che operano negli stabilimenti che Coop Alleanza 3.0 appalta alla MD Service di Parma. Infatti grazie a Stefano di ADL Cobas Emilia Romagna, abbiamo ripercorso la lunga serie di iniziative che i lavoratori e il sindacato di base, hanno messo in piedi per cercare di ottenere condizioni di paga e di lavoro migliori. Ci siamo domandati come fa la Coop a vendersi come eticamente corretta, quando queste storie continuano a spuntare ininterrottamente da sotto il tappeto, e soprattutto a fronte del gravissimo licenziamento per 32 dei facchini in questione, perchè hanno osato alzare la testa e indire uno sciopero. La conseguenza è stata altra solidarietà e presidi ad oltranza davanti ai magazzini di MD Service. Un messaggio chiaro per chi vorrebbe una manodopera sempre più a basso costo e soprattutto sempre più silente.

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Il secondo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Luigi Aprea dello SLAI Cobas di Pomigliano d’Arco sulla sentenza dello scorso martedì 7 febbraio 2023 della Corte di Appello del Tribunale di Napoli che stavolta ha accolto il ricorso del sindacato Slai cobas dichiarando “antisindacali gli impugnati trasferimenti presso il polo di Nola dei lavoratori alla data del trasferimento iscritti al sindacato appellante e riportati nel ricorso originario”… e “ordinato la rimozione degli effetti della condotta summenzionata” annullando i trasferimenti dei lavoratori tutt’ora in servizio. La vicenda è relativa al trasferimento di 316 operai FCA di Pomigliano al reparto-confino WCL di Nola avvenuto nel 2008 (tra cui l’80% degli iscritti al sindacato nonché dei lavoratori per ridotte capacità lavorative per motivi di salute).

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Il terzo argomento affrontato è stato quello della tremenda morte di Salvatore Cucè, un operaio impegnato nei lavori in uno dei cantieri per il terzo valico ferroviario. Abbiamo voluto commentare la tragica vicenda assieme a Maurizio che con il comitato No Tav Terzo Valico, da sempre si è occupato degli aspetti oscuri di questa grande opera. Come si fa in un cantiere costato 7 miliardi di euro a non avere necessarie attrezzature diagnostiche per verificare la sicurezza degli ambienti di lavoro? Cosa hanno fatto materialmente i sindacati confederali oltre che a piangere a lutto avvenuto? Quanto continuerà ad erodere soldi pubblici e ad inquinare questa opera? Ci siamo interrogati assieme, su questi ed altri argomenti riguardanti questa ennesima triste vicenda che si poteva e si doveva evitare.

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