IL GIRO DI VITE – LA PERLA DI LABUAN 11/5/2018

Riccardo

“Il racconto ci aveva tenuti col fiato sospeso attorno al focolare, ma non ricordo che suscitasse alcun commento, sinché qualcuno ebbe a dire che quello era il primo caso a sua conoscenza in cui una prova del genere fosse toccata a un fanciullo.” E’ l’incipit del racconto “Il giro vite” scritto nel 1898 da Henry James, una “storia di fantasmi” la cui componente principale é l’ambiguità. Il personaggio narrante é un’istitutrice che racconta la sua esperienza in una bellissima casa di campagna. Il suo compito é fare compagnia a Flora di 8 anni e Miles di 9 anni che sembrano “angioletti” graziosi e affettuosissimi. Il ricco zio che l’ha assunta le ha posto una sola condizione: non disturbarlo mai, qualunque problema deve risolverlo da sola. Il problema sono un uomo e una donna sconosciuti che appaiono di tanto in tanto senza fare né dire nulla. “La figura che mi stava di fronte non assomigliava minimamente né a qualcuno che conoscessi né all’immagine che mi era familiare.” La protagonista si convince che sono i fantasmi del giardiniere e dell’istitutrice che hanno lavorato in quella casa e sono morti. Poi si convince che i due bambini vedono anch’essi i fantasmi e non lo dicono. Poi si convince che i due bambini hanno capito che lei sa, e la spiano per vedere cosa decide di fare. Cerca l’alleanza e la confidenza della governante signora Grose, ma nessuno le crede ed é sola. “Che scherzo spaventoso, signorina! Dove mai vedete qualcosa?” Poiché l’intera vicenda è narrata dalla protagonista, niente dimostra che non sia davvero disturbata come tutti sembrano credere. I due fantasmi hanno un’esistenza oggettiva o sono un prodotto della sua fantasia? I due bambini nascondono davvero qualcosa dietro i loro sorrisi e moine? Che ruolo svolge il misterioso e inavvicinabile zio? Negli stessi anni lo spiritismo moderno muove i primi passi. La scienza vuole dimostrare che i fantasmi esistono ma non hanno nulla di soprannaturale, anzi possono essere oggetto di studio. Nel 1826 la regina Vittoria riceve un medium. Nel 1848 le sorelline Maggie e Kate Fox sentono i rumori di uno spettro nella loro cameretta a Hydesville nello stato di New York. Nel 1857 il pedagogista e filosofo francese Hippolyte Léon Denizard Rivail sotto il nome di Allan Kardec scrive “Il libro degli spiriti” che diventa un best-seller. Nel 1863 nasce a Torino la Società di studi spiritici che pubblica gli Annali dello spiritismo. Uno degli intellettuali italiani più attivi e assidui nello spiritismo fu Cesare Lombroso. Dal racconto di Henry James furono tratti i film “Il giro di vite” nel 1959 con Ingrid Bergman e “Suspense nel 1961 con Deborah Kerr , e una versione a fumetti scritta e disegnata da Guido Crepax. Buon ascolto.

Per chi vuole saperne di più:

Massimo Centini “Spiriti e medium sotto la Mole – Visioni e scienziati tra 800 e 900”  Editrice Il Punto, Torino 2008;

Pierluigi Baima Bollone “Esoterismo e personaggi dell’Unità d’Italia – Da Napoleone a Vittorio Emanuele III” 2011

Pierluigi Baima Bollone “La scienza nel mondo degli spiriti” 1994;

Massimo Introvigne “Il cappello del mago – I nuovi movimenti magici dallo spiritismo al satanismo” 1990




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