la storia di Benjamin Lay

liberation front

Benjiamin Lay fu quacchero, nano, antischiavista, libero pensatore. Nato sul finire del XVII secolo in Inghilterra visse nel pieno dell’epopea colonialista e schiavista, alla quale si oppose sempre con fermezza venendo allontanato anche dalla comunità quacchera alla quale era strettamente legato. Benjiamin naque nell’Essex, regione contadina e rivoltosa dell’Inghilterra, nella quale le religioni antinomiane trovarono terreno fertile tra iIL PIANTAGRANE: STORIA DI BENJAMIN LAY | Mercatino dell'Usato Roma  monteverde contadini e i pastori, confondendosi con le correnti livellatrici di ridistribuzione delle terre. Durante l’infanzia Benjiamin abbandonò gli studi per occuparsi dei greggi dello zio, per poi trovarsi nella metropoli londinese al servizio di un guantaio. Da lì si sposò e divenne marinaio, conoscendo la vita sulle navi mercantili, ma anche i primi racconti legati alla schiavitù e alla tratta degli esseri umani. Dopo quasi 10 anni a bordo decisi di aprire una merceria alle Barbados, crocevia della rotta schiavista, ma le torture e lo sfruttamento palesato per le strade lo costrinsero a fuggire e a trovare casa a Philadelphia negli Stati Uniti. Anche nel  nuovo continente Benjiamin si scontrò con i capi della comunità quacchera, oramai apertamente schiavisti, venendo allontanato dalla comunità. A quel punto si rifugiò in una grotta, dove visse in armonia con l’ambiente, boicottando i frutti dello schiavismo come lo zucchero ed il tabacco, ma anche il cotone e le sue tinte. Aberrò anche lo sfruttamento degli animali, sia per il consumo sia per il trasporto.

Per la sua protesta si avvalse del teatro di guerriglia, dimostrando grande fantasia inscenando azioni di grande impatto. Scrisse anche un libro All Slave-Keepers That Keep the Innocent in Bondage, Apostates, uno dei primi testi al mondo contro lo schiavismo, a quei tempi considerato “normalità”.
Un piccolo grande uomo che sempre si oppose contro la macchina dello sfruttamento

 




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