L’alta velocità minaccia il regno unito: stop HS2

High Speed 2 è il nome che prende il progetto di alta velocità ferroviaria che dovrebbe tagliare in due il Regno Unito, collegando la città di Londra con la Scozia. Si tratta di una delle opere più faraoniche della storia del paese sia in termini di investimenti monetari che di deforestazione ed impatto ambientale: il percorso della linea attraverserà infatti centinaia di zone selvatiche, oasi, riserve naturali e foreste vetuste, lasciando dietro di sé inquinamento, militarizzazione e danni ambientali. Ancora una volta la propaganda che spaccia per “green” una ferrovia ad alta velocità viene a cadere, come è dimostrato dai report che ne analizzano, ad esempio, le emissioni di anidride carbonica: si parla di 1,5 milioni di tonnellate e 120 anni di servizio prima di raggiungere un’impronta ambientale neutrale.

Per contrastare quest’opera, che peraltro andrebbe ad inquinare diverse falde acquifere e destinerebbe gli abitanti delle zone coinvolte ad una vita di suoni, vibrazioni e polveri insopportabili, diverse persone si sono organizzate in differenti forme di lotta.

Sono stati creati molti presidi fissi sugli alberi in molteplici zone del paese, ma anche tunnel sotterranei nel centro della capitale per opporsi al treno veloce e resistere agli sgomberi. La resistenza non si è fermata nemmeno di fronte alla violenza brutale della polizia, più volte documentata dagli attivisti.

Questa lotta ci ricorda da vicino la storia della Valsusa, altrettanto tenace nel difendersi dalle minacce dell’alta velocità, e con cui vi sono molte analogie.

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Radio Blackout 105.25

One station against the nation

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