le rivolte Papuane in Indonesia

liberation front

Da inizio agosto una serie di manifestazioni e scontri hanno incendiato le strade di Giacarta e di tutta l’Indonesia. A scendere in piazza per primi sono stati un gruppo di studenti Papuani fuori

sede per protestare contro le politiche razziste e colonizzatrici del governo. La risposta repressiva non si è fatta attendere e gruppi di militari e milizie non ufficiali hanno fatto irruzione nello studentato con i lacrimogeni e hanno arrestato 43 studenti papuani. Nella regione della Papua Occidentale, territorio occupato dall’Indonesia dal ’69 attraverso un referendum farsa, la solidarietà non si è fatta attendere, ed è stato incendiato il parlamento locale, una prigione e l’ufficio delle telecomunicazioni; queste feroci proteste hanno portato il governo indonesiano a intensificare la presenza militare sull’isola ed a staccare per diversi giorni il segnale internet.
Le proteste e le violenze di piazza si sono sparse per tutto l’arcipelago col triste risultato di almeno sei morti tra i manifestanti e centinaia di feriti.
Ancora una volta le politiche razziste propinate dai governi alimentano la guerra tra poveri, soprattutto se stranieri e portatori di una cultura profondamente diversa da quella locale.

Grazie ad un opuscolo del 2009 intitolato Lasciateci in Pace (lo si trova anche col titolo Lasciateci soli) ed. Il Gabbiano, scopriamo il punto di vista, la cultura e i nemici dei popoli Papuani attraverso la loro voce.
L’opuscolo è scaricabile gratuitamente qui:
http://www.colosseo.org/westpapua/events/20050227/Lasciateci%20in%20pace.pdf

Per ascoltare la puntata:

 




Radio Blackout 105.25

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