L’ESTINZIONE DELLE LINGUE INDIGENE CAUSA LA PERDITA DELLA CONOSCENZA DELLE PIANTE MEDICINALI

“Ogni volta che una lingua scompare, una voce che la parla scompare, un modo di interpretare la realtà scompare, un modo di interagire con la natura scompare, un modo di descrivere e nominare animali e piante scompare”.

Se, come osservato in questa citazione, una lingua non è un mero strumento di comunicazione, la sua estinzione può avere conseguenze drammatiche, anche ad ampio raggio. Ancor di più, se le lingue in pericolo di estinzione appartengono a culture indigene, è possibile che la loro morte porti alla perdita della maggior parte delle conoscenze che riguardano le piante medicinali (le cui proprietà stanno alla base anche della medicina moderna occidentale). Lo ha evidenziato uno studio svizzero che, focalizzandosi sulle aree dell’Amazzonia, del Nord America e della Nuova Guinea ha dimostrato che il 75% della conoscenza degli usi delle piante medicinali appartiene ad una sola lingua indigena. La pratica di questo tipo di medicina è già messa a rischio dai danni ambientali che hanno un impatto sulla crescita e lo sviluppo delle piante medicinali, ma lo è ancora di più a causa della scomparsa sempre più incalzante delle culture indigene.

Supportarne le lotte e rispettarne le identità significa quindi non solo prendere una posizione politica rispetto alla neo-colonizzazione e alla prepotenza capitalista, ma anche riconoscere che i problemi sociali ed ambientali non possono essere visti come questioni separate.

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