MANGIATORI DI MORTE – LA PERLA DI LABUAN 28/6/2019

Riccardo

“Quando il re dei Saqaliba chiese una missione al califfo, il dispettoso ibn-Qarin insistette perchè mandasse me, e io dovetti andare.” Il protagonista narrante in prima persona é Ibn Fadlan, ambasciatore e scrittore. Il luogo é Bagdad, la Città della Pace, nel 921 splendida e popolosa capitale della dinastia islamica degli Abbasidi. Il romanzo è “Mangiatori di morte” del 1976 di Michael Crichton (1942-2008), noto per i suoi best seller a base scientifica e tecnologica come Andromeda, Sfera, Congo e Jurassic Park. “Mangiatori di morte” é diverso. Il racconto di Ibn Fadlan è una delle prime fonti sugli usi e costumi dei Vichinghi. “Alti come palme e di carnagione florida e rubizza, sono il popolo più sporco che Dio abbia mai creato. Venerano soprattutto la guerra.” Buliwyf é il capo del gruppo a cui si unisce Ibn Fadlan. Poco dopo un messo porta la richiesta di aiuto di re Rotghar, il cui regno è minacciato dai “mostri della bruma” un nemico diverso da tutti quelli a cui i Vichinghi sono abituati, tra l’umano e il bestiale. La vecchia strega dice che devono andare tredici guerrieri, di cui dodici Vichinghi e uno straniero. Il tredicesimo é Ibn Fadlan che, pur essendo uomo di lettere, non può sottrarsi. “Non so per quanto tempo abbia infuriato la battaglia, che di colpo si concluse. I mostri si allontanarono grugnendo e puzzando, e lasciandosi dietro distruzione e morte.” Lo stile di Michael Crichton è caratterizzato da un misto di realtà e finzione (con tanto di diagrammi e tabelle) che conferisce alle sue opere uno straordinario effetto di verosimiglianza. “Mangiatori di morte” è accompagnato dalla storia del manoscritto di Ibn Fadlan, con le sue innumerevoli riscritture e correzioni nel corso dei secoli. Non é chiaro cosa ci sia di vero e di inventato dallo stesso Crichton, il che non toglie nulla al piacere della lettura. Nel 1999 il regista John McTiernan realizza il film “Il 13° guerriero” con Antonio Banderas e Omar Sharif. “Forse dalle tue parti é sufficiente un solo dio, ma qui no. Qui la vita é più complicata e abbiamo bisogno di molti dei, e ognuno ha la sua importanza.” Buon ascolto.




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