RIVOLTE IN CARCERE O AUTODIFESA? – SENTENZA VALLETTE

Estratti dalla puntata dell’8 gennaio 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia

 

RIVOLTE IN CARCERE O AUTODIFESA?

Mentre le istanze politiche dei partiti di governo sembrano riverberare sulla tutela operata nei tribunali verso i torturatori in divisa, si moltiplicano le notizie di rivolte nelle carceri: un’attenzione mediatica conformista, imprecisa e apparentemente funzionale a legittimare l’introduzione di nuove leggi volte a esacerbare le punizioni verso chi alza la testa nelle galere e nei CPR.

Quasi mai i pennivendoli di regime uniscono i puntini, altrimenti si osserverebbe come gli orrori che emergono dall’apparato detentivo italiano, dai lager per migranti alle discariche carcerarie, siano la principale ragione per cui le persone al loro interno scelgono di ammutinarsi (con tutti i rischi connessi).

Assenza di riscaldamento in pieno inverno, acqua inadeguata al consumo umano, “violenza igienica”, situazioni ingigantite dai secondini per elevarsi da carnefici a vittime.

Cerchiamo di osservare cosa sia avvenuto negli ultimi giorni a Santa Maria Capua Vetere, Agrigento e Caltanissetta, anche grazie alla testimonianza diretta della moglie di un uomo detenuto nell’ultima struttura citata:

Aggiornamento: a puntata conclusa apprendiamo che diversi detenuti di Caltanissetta sono stati trasferiti punitivamente solo per avere difeso il loro diritto ad accedere all’acqua per bere, cucinare e lavarsi.

 

SOSTANZIALE DEPENALIZZAZIONE DELLA TORTURA IN ITALIA

Grazie alla recente pubblicazione delle motivazioni della sentenza, torniamo a parlare del processo per le Torture nel carcere di Torino.

Un direttore del carcere, il “recidivo” Domenico Minervini, sanzionato con una multa di 350 euro per avere omesso di denunciare i secondini torturatori in quanto sarebbe stata una “scelta impopolare”.

Uno degli aguzzini assolto dall’accusa di tortura (a vantaggio di quella per “abuso di autorità”) perché non emergerebbe “una forma di sadica soddisfazione”.

La sostanziale depenalizzazione del reato di Tortura, tanto promossa dai partiti neofascisti al governo, sembra partire proprio da Torino…

 

Per un più esteso approfondimento sui vantaggi del reato fascista di “abuso di autorità” vi rimandiamo alla puntata sulla sentenza > > >

https://radioblackout.org/podcast/il-tribunale-di-torino-e-le-torture-in-carcere/




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