SHEOL – LA PERLA DI LABUAN 20/12/2019

Riccardo

“Lo Sheol al di sotto si commuove per te, aspettando il tuo arrivo, egli risveglia per te le ombre.” Lo Sheol è il regno dei morti dell’ebraismo ed è anche il titolo di un romanzo del 2004 di Marcello Fois. Il protagonista é Ruben Massei, ispettore di polizia a Roma, da molti anni non mette piede nella sinagoga, ma un giorno il passato ritorna inaspettato sulla sua scrivania. E’ scomparsa Luce Ancona, la sua villa é stata devastata da simboli nazisti, e al tempo stesso sono scomparsi Luana, Franz e Alessandro, tre giovani naziskin romani. Ruben non riesce a convincere i colleghi che i due eventi sono collegati. A poco gli serve chiedere consiglio a Daniele Foa, prestigioso rappresentante del comunità ebraica romana, secondo cui la cosa migliore è farsi dimenticare, non attirare l’attenzione. “Il 39 % dei tedeschi crede che gli ebrei sfruttino la memoria dell’Olocausto. Il 22 % non li vorrebbe come vicini di casa. – L’Italia non é la Germania! lo interruppe Ruben. – Lo dicevano anche nel Trentottto.” Cogliamo l’occasione per rivisitare la storia degli ebrei italiani a cominciare dal ghetto di Torino, che era compreso tra le vie Maria Vittoria, Bogino, Principe Amedeo e San Francesco da Paola. Fu fondato nel 1679 e chiuso nel 1848 da re Carlo Alberto di Savoia con lo Statuto Albertino. Marcello Fois é nato a Nuoro nel 1960 ed é scrittore, commediografo e sceneggiatore. “La paura della Destra? Ma quale Destra? Sei rimasto a vecchie categorie che non descrivono più la realtà. Governabilità, garanzia degli investimenti, sono queste le cose che oggi contano davvero.” Buon ascolto.




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