StakkaStakka 130 – Di ransomware e vigili urbani in smart working

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Una «porta» ristretta ad un solo computer «una macchina» – come la chiamano gli esperti di informatica – non gestita direttamente dal Comune, ma che comunque dialogava con la rete interna. E scambiava informazioni,

Ecco, sarebbe proprio da lì che sono entrati gli hacker russi del network «Conti» che lunedì hanno causato una quantità di disagi che non si sono ancora risolti.

Con questo sublime incipit, degno di Nabokov, Diego Molino e Lodovico Poletto su La Stampa narrano del vile attacco subito da un ignaro vigile urbano in smart working, che ha causato l’interruzione dei servizi digitali del comune di Torino. Ma nessuna paura, il team tecnico del comune ha preventivato quanto tempo sara’ necessario per riportare in vita tutte le 7700 macchine: 500 giorni.

Nel cercare di decifrare questi numeri oscuri abbiamo cercato di capire cosa sono i ransomware, quali gruppi sono attivi dietro a questi attacchi, ed in particolare siamo andati a conoscere le prodezze nel darkweb dell’infame gruppo Conti, che ha osato pestare i piedi al comune di Torino.

Il tutto condito da una morbosa numerologia e dal proverbiale spirito cazzaro della ciurma di stakka stakka, buon ascolto!




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