31 ottobre – A Evros, contro il muro della fortezza Europa

Scritto dasu 31 Ottobre 2015

Nonostante le belle parole empie di retorica dei leader dell’UE, i naufragi di migranti nel mar Mediterraneo continuano con una frequenza spaventosa. Non passa ormai settimana senza che una nuova tragedia del mare occupi le prime pagine dei giornali.

Contro questa ipocrita indignazione, per un intervento radicale là dove i muri della Fortezza Europa si ergono, migliaia di compagn* andranno sabato 31 ottobre a Evros, sul confine greco-turco, per protestare contro la barriera fisica che costringe tanti migranti a scegliere la via del mare, talvolta morendovi nella traversata…

Ascolta la diretta con Niki, compagna di Salonicco, che presenta l’iniziativa di sabato 31 ottobre

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L’appello del Coordinamento contro le recinzioni di Evros

Ogni giorno, migliaia di persone perseguitate dai bombardamenti occidentali, regimi totalitari e violenza integralista, sradicati dalla povertà estrema e dalla “crescita” delle imprese, lottano per attraversare le frontiere e venire in Europa. Sono guidati dalla lotta per la sopravvivenza, in cerca di una vita di pace e dignità. In migliaia sono annegati sulle coste del Mediterraneo; ma quelli che riescono a raggiungere gli Stati europei vivi, si trovano di fronte a campi di detenzione, attacchi fascisti e razzisti, violenza della polizia e sciacallaggio, o vengono utilizzati come forza lavoro a basso costo e facilmente sfruttabile.

I leader europei, che invocano tutti ipocritamente il loro presunto umanesimo, si concentrano sul rafforzamento dei controlli alle frontiere, l’aumento degli eserciti e di Frontex, dei campi di detenzione, deportazione e rimpatri forzati, rivelando così il vero volto della Fortezza-Europa.

La recinzione ad Evros (al confine tra la Turchia e la Grecia) non è solo il simbolo di esclusione, demonizzazione dello “straniero” e protezione della sicurezza nazionale ed europea a tutti i costi, ma anche la causa per cui tutte queste persone sono annegate nel Mar Egeo e nel Mar Mediterraneo. Le recinzioni forzano i rifugiati e gli immigrati a seguire pericolose rotte marittime per attraversare le frontiere. L’evidenza mostra che da quando è stata costruita la recinzione, le persone che sono annegate nel Mar Egeo sono schizzate alle stelle e il numero continuerà a crescere, visto che nessun filo spinato potrà fermare un uomo o una donna che combatte per la sopravvivenza e una vita dignitosa.

Abbiamo creato il Coordinamento contro le recinzioni di Evros per abbattere la recinzione, aprire le frontiere e fermare la tragedia umana nel Mediterraneo. Gruppi e individui si sono incontrati per unire le forze, ognuno con un diverso portato ideologico, uniti dalla comune convinzione che fermare l’incubo dei confini macchiati di sangue è una questione che riguarda tutta la società e i movimenti. Le assemblee del team di coordinamento sono aperte e orizzontali in un processo che persegue il coordinamento e la cooperazione con iniziative simili, sia in Grecia che all’estero, visto che la questione dei confini riguarda tutti noi.

Non possiamo rimanere in silenzio di fronte alla morte. Fino a quando il recinto è lì e le frontiere sono chiuse, lo Stato greco e l’Unione europea stanno commettendo l’uccisione di migliaia di migranti e rifugiati sulle coste del Mediterraneo, che muoiono dentro “carrette del mare” di trafficanti di esseri umani.

Per questo chiamiamo a una mobilitazione, una manifestazione a Evros contro il muro e le frontiere, Sabato 31 Ottobre 2015.

• Libera circolazione dei rifugiati e degli migranti

• Documenti per tutti – Nessuna deportazione

• No ai campi di detenzione

• Contro la Fortezza-Europa

• La nostra solidarietà abbatterà le recinzioni e le frontiere

SABATO 31 OTTOBRE MANIFESTAZIONE ALLE RECENZIONI DI EVROS

Bus in partenza da Salonicco a 8:00 dalla Statua della Venizelos (Prenotazioni: +30 6949591336, +30 6970395852)

Tratto dal sito del coordinamento contro le recinzioni, traduzione dall’inglese a cura di Dinamopress


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