Aggiornamento dalla frontiera di Ventimiglia: rastrellamenti e deportazioni, questa la ricetta di Alfano

Scritto dasu 13 Maggio 2016

Da ieri mattina è in corso una grande operazione di polizia sulla frontiera italo-francese, con blocchi su entrambi i lati del confine, il cui scopo è difendere la deportazione verso altre città italiane di migranti respinti dalla Francia.
Il 7 Maggio Alfano era arrivato a Ventimiglia. Il ministro dell’Interno ha visitato il centro della Croce Rossa, vicino alla stazione ferroviaria e ha lanciato il suo piano per risolvere il “problema” dei migranti in città. “Chiudere il centro e aumentare i controlli” questa la ricetta. Il piano Alfano mira a “svuotare” la città da chi vuole viaggiare. Come?
Mostrando i muscoli, rastrellamenti, identificazioni forzate e fogli di espulsione. Per ora.
Lo si vede in questi giorni. Polizia e digos fermano le persone in viaggio, a piccoli gruppi per costringerle a lasciare le impronte.
Mercoledì in mattinata gli agenti, grazie alla pioggia battente, sono andati sulla foce del Roya dove molti migranti si rifugiavano per dormire, e hanno gettato via tutte le coperte e i vestiti chiamando quest’infame operazione “sgombero”. Intanto le persone si erano spostate verso un altro luogo più riparato, molti si tengono alla larga dalla stazione per la paura di finire nelle mani dalla polizia. Il numero delle persone fermate dalla polizia continua a crescere. Alcuni hanno ricevuto il foglio di espulsione. Molti di loro sono già stati identificati in altre città italiane, molti di loro hanno subito violenze. Sappiamo che alcuni hanno provato a resistere all’identificazione, una procedura che inficia la possibilità di chiedere asilo o regolarizzarsi altrove.
A Ventimiglia è in atto una vera e propria caccia all’uomo.
Uomini, donne e bambini senza i documenti giusti, che già dormivano per strada in condizioni disumane, vengono ora ufficialmente banditi dalla città. E ieri il primo respingimento in blocco di circa un centinaio, ma i numeri non sono certi, di profughi irregolari al valico di Ventimiglia, per iniziativa di Francia e Italia, dopo la chiusura del centro di accoglienza attuato martedì. I migranti in prevalenza afgani e sudanesi, fermati nelle ultime ore a Mentone, sono stati fatti salire su due pullman, portati a Genova per l’identificazione e sono stati poi imbarcati su un volo delle Poste per un’altra destinazione italiana, pare Taranto.
Ne abbiamo parlato con Giulia da Ventimiglia:

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