GAZA SOLIDARITY ENCAMPMENT / Voci dall’area liberata

Scritto dasu 29 Aprile 2024

Mercoledì 17 Aprile nasce nel South Lawn dell Columbia University (come nelle proteste del ’68 contro la guerra in Vietnam) il ‘Gaza Solidarity Encampment‘, un accampamento permanente in protesta organizzato da Columbia University Apartheid Divest (CUAD), Students for Justice in Palestine and Jewish Voice for Peace.

Gli studenti e studentesse chiedono trasparenza finanziaria sugli investimenti dell’Università; il disinvestimento totale da aziende e istituzioni che traggono profitto dall’apartheid e occupazione israeliana e il boicottaggio accademico delle relazioni con le università israeliane. Parallelamente portano avanti richieste legate al Campus:
fine della repressione verso gli studenti palestinesi, ovvero fine dei processi disciplinari, di targeting, e di espulsione dalle residenze che l’amministrazione universitaria ha portato avanti dall’inizio dell’occupazione
– un controllo comunitario sul processo di land grabbing – o gentrificazione – operato dalla Columbia nella zona di Harlem, fermando l’espansione dell’Università nel quartiere e lasciando spazio ai residenti.

Venerdì 19 aprile l’accampamento viene sgomberato da un ingente gruppo di forze dell’ordine e vengono arrestatx più di 100 attivistx.

Nonostante il primo sgombero, gli arresti e le sospensioni, il South Lawn viene rioccupato, ottenendo il favore di molti membri delle facoltà e personale docente.
Il clima di tensione interno al Campus – soprattutto date le pressioni politiche degli investitori esterni sulla rettrice Shafik – ha portato alla reintegrazione della didattica a distanza. Nel frattempo la protesta si è estesa a varie università americane (NYU, Harvard, Yale, Mit etc).

QUI VI PRESENTIAMO UN PODCAST REGISTRATO E PRODOTTO DA UN REDATTORE DELL’INFO E PERITO SONORO – ING. SOLLAZZI – INSIEME AD ANNA GIOVANNA.

Entrambi si trovano al momento sul luogo delle proteste e ci informano che l’accampamento della Columbia è accessibile solo per chi ha la tessera della Columbia o addetti Press. Per questo le registrazioni del podcast sono state fatte all’esterno, seguendo i vari rally e sit-in che si svolgono ogni giorno di fronte ai cancelli dell’Università e le dirette della radio del campus WKCR che segue la situazione in diretta.

 

 

 

 

Trascrizione e traduzione delle interviste

Nell’ordine:
– notizia in diretta di sgombero del primo encampent su WKCR
– ragazzo al rally di fronte ai cancelli – statements + intervista
– lettura della mail mandata dalla rettrice Shafik agli studenti/studentesse della Columbia per motivare l’invio dell’NYPD all’interno del Campus e gli arresti

Speaker 1 00:00:00.900
«Just to let listeners know if they’re just tuning in now. There is currently NYPD presence on Columbia’s campus. It’s currently 1:18 p.m. the presence began around 1:13 p.m. so about five minutes. And we have, upwards of 100 NYPD officers, both on campus and also, entering the encampment. It seems that the occupants are currently in a circle seated around, um, the sort of central area of the lawn. There seems to be some interaction with NYPD so far, but it doesn’t seem like there is much, communication verbally. but they are, um, approaching the encampment in, uh, the encampment members who are in a circle there.»

Per chi si è appena sintonizzato – la polizia di New York è entrata nel campus della Columbia circa cinque minuti fa: ci sono +100 agenti, gli occupanti siedono in cerchio intorno all’accampamento, ci sono scarse interazioni verbali con la polizia.

Speaker 2 00:01:04.290
«Okay. We therefore declare this institution illegitimate, and we have created a liberated autonomous zone on the southwest lawn in solidarity with our Palestinian brothers and sisters, and in solidarity with all the free people of planet Earth. This university will divest from all military industry. This university will grant amnesty to all the students involved in this and in other pro-Palestinian demonstrations. And this university will, in all future incidents, keep the NYPD off of our campus. These things will come to pass through our hard work, through Our determination, through our solidarity and our love. All human beings on planet Earth, and so we therefore invite you Be a part of this historic success in the liberation of the Palestinian people. The liberation of all free human beings planet Earth. We love you so much. Thank you for being out here. This is welcome not only to the people that are entering the building, but are welcome to the people of Earth to come in and see what’s happening and to understand that this is a multi vectored movement. That includes each independent struggle. So we’ve had excellent programming throughout the entire Event, throughout the entire occupation. It’s been truly wonderful. Like we’ve had teachings, from professors. We’ve had teachings from Occupy Wall Street members. We’ve had just a fantastic education, far better than the imperial education handed to us by the forces that be within the university. Yes. The professors, I believe, have voted to wildcat strike. In support of the students and I believe, and I would call upon Serene Jones and Reverend Doctor Cornel West of Union Theological Seminary to please join us students here on the lawn to make sure that students have amnesty, that Columbia divests from all military industry and that the NYPD are kept forever off of our campus.»

Dichiariamo illegittima questa istituzione, abbiamo creato una zona autonoma liberata sul prato a sud-ovest in solidarietà con i nostri fratelli e sorelle palestinesi. Questa università si distaccherà da tutte le industrie militari; concederà l’amnistia a tutti gli studenti coinvolti in questa e in altre manifestazioni pro-palestinesi; e in tutti gli incidenti futuri, terrà la polizia fuori dal nostro campus. Queste cose si realizzeranno grazie al nostro duro lavoro, alla nostra determinazione, alla nostra solidarietà e al nostro amore e per questo vi invitiamo a partecipare questo storico successo x liberazione del popolo palestinese. (…)

Questo è un benvenuto non solo per chi sta entrando, ma x per chi viene a vedere cosa sta accadendo e a comprendere che questo è un movimento multi-vettoriale che include ogni lotta indipendente.
Abbiamo avuto un’eccellente programmazione per tutta l’occupazione, abbiamo avuto lezioni da parte di professori e membri di Occupy Wall Street. Abbiamo avuto un’educazione fantastica, molto migliore dell’educazione imperialista che ci è stata impartita dall’università. E questi professori hanno supportato lo sciopero selvaggio a sostegno degli studenti e li invito a unirsi a noi sul prato per assicurarsi che gli studenti abbiano l’amnistia, che la Columbia si ritiri da tutte le industrie militari e che la polizia di New York sia tenuta per sempre fuori dal nostro campus.

Speaker 1 00:03:59.960
«Um. All right. Thank you for that. We are also hearing news that they are actively recording the encampment, uh, individuals in there. Um, I this is this is breaking news. We’ve just received a message from my peers that they have received a message from Nemat Shafik addressing the Columbia community. This was sent literally minutes ago at 1:17 p.m. on Thursday, April 18th, 2024. It’s currently 1:23 pm. This is the email. It is addressed to the Columbia community. again, this was sent at 1:17. I want to make note that police presence began on Columbia’s campus at 1:13 p.m. This is again a message from Columbia President Shafiq. I’m reading this morning. I had to make a decision that I hoped would never be necessary. I have always said that the safety of our community was my top priority, and that we needed to preserve an environment where everyone could learn in a supportive context out of an abundance of concern for the safety of […]»

Sappiamo che la polizia sta registrando il campo e chi è dentro. Ora abbiamo una breaking news, abbiamo appena ricevuto il messaggio da alcuni colleghi che hanno ricevuto una mail da Nemat Shafik rivolta alla community della Columbia. Pochi minuti fa, il 18 apprile, pochi minuti dopo l’ingresso della polizia nel campus. questo è il messaggio: “Questa mattina ho dovuto prendere una decisione che speravo non fosse necessaria. Ho sempre detto che la sicurezza della nostra comunità è la mia priorità e che dobbiamo preservare un ambiente dove ognuno può imparare in un contesto supportive. Per questo ho autorizzato il dipartimento di Polizia di New York a sgomberare l’accampento nel South Lawen che era stato allestito mercoledì mattina dagli studenti. Ho preso questa scelta straordinaria perché le circostanze sono straordinarie. Gli individui che hanno realizzato l’accampamento violano una lunga lista di regole, per le quali sono stati avvisati direttamente con varie notifiche, incluso un avviso scritto che li informava della sospensione nel caso in cui fossero rimasti nell’accampamento. Abbiamo anche proposto di continuare a discutere e farci carico delle loro preoccupazioni se avessero acconsentito a disperdersi.
Sono rammaricata che ogni tentativo di risoluzione è stato respinto dagli studenti coinvolti. Come risultato, la polizia è ora nel campo per sgomberare l’accampamento.
Le proteste sono un componente essenziale nella storia della Columbia e della libertà di parola in America e nei nostri campus. Lavoriamo duro per mantenere un equilibrio tra il diritto degli studenti di esprimere le loro idee politiche e la necessità di proteggere gli altri studenti dalla retorica che diventa aggressione e discriminazione. Abbiamo aggiornato i regolamenti sulle proteste per permettere manifestazioni all’ultimo minuto permettendo comunque agli studenti di seguire i corsi e ai laboratori e biblioteche di rimanere attive. L’attuale accampamento viola tutte questi nuovi regolamenti, disturba seriamente la vita del campus e crea un ambiente aggressivo e intimidatorio per molti dei nostri studenti.
La Columbia si impegna nella libertà accademica e di espressione politica, ma all’interno di regole stabilite e con il rispetto della sicurezza di tutti. Le regole che abbiamo per le manifestazioni servono per rispettare sia il diritto d’espressione che la sicurezza il funzionamento dell’università. Abbiamo capito che la polizia stava entrando nel Campus e ci siamo seduti per terra, cantando inni e canzoni di rivoluzione – continuando fino al commissariato. Saremo qui finché non verrà garantita l’amnistia per tutti gli studenti, nessuna negoziazione, non abbandoneremo i nostri compagni finché l’ultimo non sarà rilasciato.

 

Pagine utili per seguire gli sviluppi, o saperne più di storia, sono qui qui.


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