LE ARMI NON SONO UN BENE PUBBLICO ESSENZIALE .
Scritto dainfosu 7 Luglio 2025
La Commissione di garanzia sugli scioperi considera violazione delle norma sui servizi pubblici essenziali lo sciopero proclamato dalla USB nell’aeroporto civile di Montichiari, Brescia. Lo sciopero era stato indetto il 25 giugno perché da quell’aeroporto, che non è uno scalo militare, sarebbero dovuti transitare missili diretti in Medio Oriente. In realtà poi il volo è stato annullato, lo sciopero revocato resta però il pronunciamento della Commissione. Per “i garanti” il trasporto di armi è quello di un bene pubblico essenziale, come il cibo e le medicine. Questo pronunciamento ,contestato dagli organizzatori dello sciopero ,dimostra come la logica dell’’economia di guerra e la limitazione dei diritti e delle libertà del lavoro sono strettamente collegati e conseguenza diretta .
Il salto di qualità è evidente ,proibire a lavoratori di scioperare, per non operare su un carico di armi , significa anche militarizzare nei fatti questi lavoratori. Se le armi diventano beni essenziali s’introduce il principio della militarizzazione e arruolamento della società ,nel contesto di una cornice giuridica, caratterizzata dall’utilizzo di strumentazione legislativa semprer piu’ repressiva .
Ne parliamo con Luca Pistoia dell’USB.