Il vento inarrestabile della miseria

Scritto dasu 12 Novembre 2013

filippine

Mentre prosegue la conta dei cadaveri e si temono recrudescenze di epidemie, i soccorsi procedono a rilento, con intere zone del Paese di cui non si sa nulla. Intanto la gente reagisce alla miseria e all’isolamento come può. Negozi, supermercati e abitazioni private vengono presi d’assalto da gruppi in cerca di cibo o di altri generi di conforto. E’ davvero il fenomeno di questo genere più potente di tutti i tempi o è solo un impressione erronea ingenerata dai sistemi sofisticati che l’hanno registrato, che ce lo fa apparire tale? Quale ruolo giocano i cambiamenti climatici in questa catastrofe? Hanno generato o peggiorato il fenomeno? O è forse la miseria e l’ammassamento di quote crescenti di popolazioni sulle coste, in condizioni abitative precarie la causa del disastro? Avrebbe potuto essere anche peggiore il bilancio? Andrea Bianconi, fisico dell’università di Brescia sembra propendere per una lettura di questo tipo, mettendo sotto accusa soprattutto la moltiplicazione sempre più repentina di baraccopoli costruite financo sui fianchi pericolosi delle colline. L’altro aspetto è sicuramente che nessuno poteva immaginare la potenza di questo tifone ma non ci sono dati per operare un collegamento diretto con i cambiamenti climatici che restano pur drammatici.

https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/11/bianconi.mp3


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