IL DECRETO SICUREZZA APPROVATO CON UN COLPO DI MANO DEL GOVERNO .

Scritto dasu 7 Aprile 2025

Dopo mesi di proteste , con un colpo di mano in Consiglio dei Ministri il governo Meloni ha approvato il “Pacchetto Sicurezza”, trasformato in un decreto legge e dunque sin da subito applicabile. Un provvedimento che limita la libertà di  espressione viene imposto con un decreto d’urgenza senza discussione parlamentare millatando un’ emergenza fittizia che non esiste nella realtà , ma solo nella necessità di attrezzarsi per reprimere il dissenso in funzione preventiva. Nonostante le annunciate modifiche, restano di fatto tutte le criticità del “pacchetto sicurezza”  relative alla inutile introduzione di nuove ipotesi di reato, ai molteplici sproporzionati e ingiustificati aumenti di pena, alla introduzione di aggravanti prive di alcun fondamento razionale, alla criminalizzazione della marginalità e del dissenso, ed alla introduzione di nuove ostatività per l’applicazione di misure alternative alla detenzione. Si tratta di un salto di  qualità nella repressione del dissenso che si dota di strumenti atti ad alimentare una concezione panpenalistica del governo della societa’e delle sue contraddizioni, implementando un “Diritto Penale del Nemico” con il fine di differenziare il codice penale e il codice di procedura penale a seconda della tipologia della persona imputata, per il nemico non valgono le regole del diritto, ma quelle della guerra . Il decreto non ha solo un carattere repressivo ma preventivo allo scopo di silenziare il dissenso verso uno stato di guerra che si profila come orrizonte permanente , frutto delle contraddizioni insite nello scontro interimperialista che si prepara anche con gli investimenti massicci a favore del complesso militare industriale a detrimento della spesa sociale .

Ne parliamo con Pietro Basso della rete liberi/e di lottare.


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