Anarres del 14 ottobre. Con l’acqua alla gola. Diritto penale del nemico e gli anarchici. Free(k) Pride…

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Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
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Con l’acqua alla gola
L’acqua è un bene primario, indispensabile per la sopravvivenza degli animali umani e non umani, è concentrata in modo diseguale sul pianeta, privatizzata, inquinata, sprecata.
Le riserve d’acqua sono distribuite in modo asimmetrico. Si passa dai 30mila litri annui a persona in Canada, mentre in alcune zone dell’Africa, (specie nella parte orientale) si raggiungono i 3mila litri. Riguardo al consumo d’acqua (decuplicato nell’arco dell’ultimo secolo) le disparità sono evidenti. Si passa infatti dai 425litri al giorno per abitante negli USA ai 10litri giornalieri nel Madagascar.
L’incremento demografico, l’urbanizzazione e la crescita dei consumi energetici hanno dato una spinta fortissima all’incremento del consumo d’acqua. Ne consegue che l’acqua è divenuta sempre più una merce preziosa, intorno alla quale si condensano interessi enormi. Interessi che, ovviamente, non hanno nulla a che fare con il bene comune.
Sull’acqua si sta giocando una partita cruciale per il futuro di noi tutti.
Abbiamo provato a fare il punto con Daniele Ratti

Diritto penale del nemico
Quando il concetto di nemico entra nelle aule di tribunale, le esili radici della cultura liberale vengono estirpate del tutto.
Un gruppo di avvocati del nostro paese ha denunciato in un documento che sta circolando in questi giorni l’accanimento nei confronti di alcuni anarchici, accusati di reati senza vittime, ma perseguiti e condannati a pene molto alte, perché nei loro confronti vengono messe in campo accuse come strage.
Il fulcro non sono i fatti ma chi li ha commessi, etichettato per tal ragione come pericoloso in se, al di là degli atti di cui viene accusat*.
É quello che il giurista tedesco Jacobs descrisse come “diritto penale del nemico”.
Indubbiamente tutt* gli anarchici sono nemici dello Stato e delle sue istituzioni, cui non riconoscono alcuna legittimità, ma, in teoria, nel diritto liberale si dovrebbe essere perseguiti per quello che si fa e non per quello che si dice, si scrive, si pensa.
Ne
abbiamo parlato con Eugenio Losco, uno degli avvocati che hanno sottoscritto il documento di denuncia dell’accanimento antianarchico nei tribunali.

Freek Pride. Un ottobre di lotta
Partecipatissimo il quinto Pride critico di Torino, svoltosi in contemporanea con l’incontro europeo che ha candidato Torino ad ospitare uno dei prossimi Euro Pride. Una contemporanea non casuale, nel segno di una contestazione radicale alla normalizzazione arcobaleno, alla brandizzazione commerciale, alla militarizzazione degli spazi rappresentata dai Pride istituzionali.
Le lotte e le vite delle soggettività lgbtq+ si sono espresse con forza durante i tanti interventi che si sono susseguiti durante il corteo.
Molt* hanno messo in luce l’approccio intersezionale con le lotte per gli spazi, la casa, contro i CPR, lo specismo, l’ageismo, il colonialismo, la gentrification, l’abilismo, le frontiere…

Appuntamenti:

Venerdì 4 novembre
Giornata dei disertori
ore 17 piazza Castello angolo via Garibaldi
contro la cerimonia militarista per la “festa” della guerra
Dalle trincee della grande guerra sino alla Russia e all’Ucraina c’è chi rifiuta la guerra e il militarismo,
c’è chi getta la divisa perché non vuole uccidere e non vuole morire per spostare il confine di uno Stato.
Durante la prima guerra mondiale, su tutti i fronti tanti finirono la loro vita di fronte ad un plotone di esecuzione. Ogni anno il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria”, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro. Sul solo fronte nord est della penisola ci furono 600.000 morti.
In memoria dei disertori
e dei senzapatria di allora, in solidarietà a chi oggi rifiuta l’arruolamento in Russia come in Ucraina una giornata di lotta per la cancellazione di tutte le frontiere, per l’accoglienza di chi fugge l’arruolamento forzato, per il ritiro delle missioni militari all’estero.

Venerdì 11 novembre
ore 21 corso Palermo 46
L’urgenza dell’autogestione
L’attualità di Landauer
per i movimenti post novecenteschi
Ne parleremo con Gianfranco Ragona dell’Università di Torino, autore, tra gli altri, di “Gustav Landauer. Anarchico, ebreo, tedesco”,
curatore dell’antologia “La comunità anarchica. Scritti politici”

Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni
martedì dalle 21
Contatti: fai_torino
@autistici.org – @senzafrontiere.to/

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