BASTIONI DI ORIONE 22/06/2023-GUERRA IN UCRAINA L’AFRICA TENTA UNA MEDIAZIONE FRA AMBIGUITA’ DIPLOMATICHE E CRISI ALIMENTARE – MACRON VOLENTORO CARNEFICE DEL CAPITALE FINANZIARIO E DELLE LOBBIES DELL’AGROALIMENTARE COLPISCE IL MOVIMENTO DI ” LES SOULEVEMENTS DE LA TERRE”

Bastioni di Orione con Angelo Ferrari profondo conoscitore del continente africano ,approfondisce gli esiti della missione diplomatica dei rappresentanti africani a Kiev e San Pietroburgo  ,valutandone le ambiguità e le contraddizioni già evidenti nella problematica legittimità dei presidenti componenti la delegazione.

Nonostante il  risultato negativo la missione evidenzia il tentativo dell’Africa di mettere sul tavolo in maniera autonoma le proprie preoccupazioni  relative alla sicurezza alimentare e l’aumento del prezzo delle materie prime quale conseguenza diretta della guerra in Ucraina .La visione diversa del sud globale relativamente alla guerra ,frutto anche di una memoria storica delle ingerenze occidentali nelle vicende del continente africano e la percepita asimmetria di  valutazione da parte dei  paesi europei ,ha portato i paesi africani in sede ONU  a non condivedere la condanna dell’invasione russa .Rimane il problematico rapporto ,sopratutto nell’area saheliana ,con la Russia e la presenza ingombrante della Cina ,primo investitore in Africa e prestatore di ultima istanza con relative problematiche di  rimborso del debito.

La conversazione con Angelo Ferrari  poi si amplia su vari argomenti toccando in particolare i temi delle relazioni di sfruttamento e il saccheggio sistematico delle ricchezze africane con la complicità delle cleptocrazie al potere.

 

 

 

 

 

Con una compagna italiana residente a Parigi parliamo della decisione del governo francese di dissolvere ” Les Soulèvements de la Terre ” movimento ecologista che negli ultimi mesi si è reso protagonista di grandi manifestazioni contro progetti giudicati dannosi contro l’ambiente. Mobilitazioni che hanno visto utilizzate un ventaglio di tattiche molto ampio, dal corteo pacifico al sabotaggio.

La decisione era nell’aria da marzo, proposta dal Ministro dell’Interno in seguito alle proteste contro i bacini idrici per l’irrigazione di Sainte Soline sfociate in ore di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Il legal team e le associazioni per la tutela dei diritti umani hanno documentato 200 manifestanti feriti, 40 dei quali in gravi condizioni, due in coma, alcuni che hanno subito mutilazioni alle mani e ai piedi in seguito all’utilizzo di granate stordenti.

Perfino gli esperti di Diritti Umani delle Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per “la mancanza di moderazione dell’uso della forza contro i membri della società civile”, ma la soluzione trovata da Emmanuel Macron è stata quella di cercare di far sì che la società civile semplicemente smettesse di protestare.

Les soulèvements de la terre è un movimento orizzontale ,un coordinamento  che ha circa 110000 membri dichiarati ,180 comitati locali,associazioni ed è presente nei sindacati una rete di collettivi e gruppi radicati sul territorio, tenuti insieme da una piattaforma contro il consumo di suolo e lo sfruttamento del territorio. La lotta che è sfociata negli scontri  di Sainte Soline verteva  attorno alla realizzazione di grandi bacini idrici, presentati come una soluzione alla siccità, ma invece corrispondeva  ad un’operazione di accaparramento di risorse idriche da parte delle grandi aziende di agricoltura intensiva, con rischi per la salute e svantaggi per i piccoli agricoltori.

L’esperienza di Les Soulèvements de la Terre  nasce dalle esperienze delle ZAD (Zone à défendre, “zona da difendere”) delle occupazioni nate su aree destinate a progetti ecologicamente e socialmente insostenibili. Una lotta storica è stata quella della ZAD di Notre Dame des Landes, vicina a Nantes, che si è opposta per anni alla costruzione di un aeroporto che avrebbe di fatto cacciato gli agricoltori locali.Dopo lunghe proteste segnate da lla repressione brutale da parte della polizia con uso di  armi da guerra contro i manifestanti  nel 2018 Macron ha accantonato il progetto dell’aeroporto optando invece per l’ampliamento di quello di Nantes.

 

 

 

https://lessoulevementsdelaterre.org/it-it

 




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