BASTIONI DI ORIONE 23/02/2023- MOLDAVIA E TRANSNISTRIA PROSSIMO FRONTE O SPECCHIO DEFORMATO DELLA GUERRA IN UCRAINA?-ELEZIONI IN NIGERIA ,LA SPINTA AL CAMBIAMENTO DELLA GIOVENTU’ CONTRO LA GERONTOCRAZIA CORROTTA GARANTE DELLA SPOLIAZIONE DELLE RISORSE DEL GIGANTE AFRICANO-MERCATO DELLE ARMI ,LOGISTICA E TRAFFICANTI VERSUS CAMALLI E PACIFISTI.

 

Bastioni di Orione in questa puntata incontra Carlo Policano imprenditore che vive e lavora da anni in Moldavia per farci raccontare il clima che si vive nel paese dopo l’acuirsi delle tensioni in seguito alle dichiarazioni di Putin sulla sovranità della Moldavia e il rischio di un coinvolgimento del paese nella guerra in Ucraina .Il nostro interlocutore,che non nasconde la sua ammirazione per la presidente,ci restituisce un ritratto vivido e interessante della realtà moldova e dei  difficili rapporti  con la Transnistria ,dove peraltro stazionano i militari russi come foza di interposizione .Il quadro complessivo rimanda alle stratificazioni storiche che hanno  visto questa terra,la Bessarabia,contesa nel tempo fra l’influenza rumena e l’imperialismo russo amputata dello sbocco al mare concesso all’Ucraina.

 

 

 

 

Con Angelo Ferrari profondo  conoscitore dell’Africa parliamo delle elezioni presidenziali in Nigeria  che si terranno il 25 febbraio ,  estremamente importanti perchè interessano un paese fondamentale per gli equilibri nel continente ,decisivo dal punto di vista economico e demografico .I  due candidati dei  partiti tradizionali sono sfidati dal terzo incomodo Peter Obi del Labour party che sembra godere dei  favori dei giovani che costituiscono  la maggioranza degli elettori che andranno al voto in un clima di  estrema tensione a causa della presenza di Boko Haram in vaste zone del nord ,di una crisi sociale ed economica profondissima ,alti tassi di disoccupazione giovanile ed inflazione galoppante ,disuguaglianze diffuse e  spoliazione delle immense risorse energetiche del paese da parte delle multinazionali petrolifere.

 

 

 

Infine riprendiamo la seconda parte dell’intervista a Carlo Tombola sul mercato delle armi ,affrontando gli aspetti relativi al peso della logistica ,il ruolo dei porti e dell’opposizione da parte dei lavoratori portuali come accaduto a Genova ,il referendum ad Amburgo per impedire il passaggio di carichi di armi, la nefasta influenza delle lobby armate sui giovani, la diffusione massiccia di armi individuali facili da usare e che continuano a sparare finchè non si distruggono,il caso della Beretta e le pistole rivendute agli iracheni.

 

Weapon Watch – Osservatorio sulle Armi nei Porti Europei e Mediterranei

 




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