Bello Come Una Prigione Che Brucia [15 luglio 2019]

bello come una prigione che brucia

Mentre Donald Trump ordina la cattura di almeno 2000 “immigrati illegali” come sacrificio umano sull’altare del consenso in vista delle presidenziali 2020, forme eterogenee di resistenza si sviluppano per fornire solidarietà e protezione alle vittime di queste misure, ma anche per colpire le strutture dell’ICE (Immigration and Customs Enforcement) e chi fornisce il supporto di tecnico indispensabile per i rastrellamenti. Partendo dalla cronaca di due azioni messe in atto alla vigilia di questa operazione, l’attacco a un centro di detenzione per migranti che ha portato alla morte dell’anarchico Will Van Spronsen e la contestazione di una convention di Amazon a Manhattan, approfondiamo i legami tra il colosso del retail digitale e le forze repressive statunitensi.

 

A Roma, nel quartiere di Primavalle, è in corso lo sgombero di un’occupazione abitativa che da anni è diventata la casa per centinaia di individui e famiglie. La palazzina di via Cardinal Capranica diventa il centro di una “zona rossa” impermeabile a solidali e cronisti, per lasciare mano libera alle forze dell’ordine. Ne parliamo con Margherita del Movimento per il Diritto all’Abitare.

 

12 luglio 1968, il carcere di Poggioreale si rivolta per la mancanza di acqua e per le condizioni disumane di detenzione. Una rivolta fondamentale nella trasformazione delle relazioni tra detenuti e carcere che caratterizerà gli anni a venire e che i “ragionieri delle pene” cercheranno di arginare con i processi di riforma del ‘75. Cinquantuno anni dopo, a Poggioreale continuano le morti, i pestaggi, l’abbandono sanitario e l’istigazione al suicidio; un anniversario di lotta che famigliari e solidali celebrano con un presidio sotto le mura del carcere. Ne parliamo insieme a Gaia dell’Assemblea Anticarceraria Napoletana.

 

Nonostante la conclusione dello sciopero della fame portato avanti per 28 giorni da Anna e Silvia nell’AS2 de L’Aquila, accompagnate da diversi altri prigionieri e prigioniere, la lotta contro i circuiti di differenziazione carceraria prosegue. A margine del resoconto sul presidio tenutosi ad Alessandria, una delle manifestazioni che la scorsa settimana hanno portato il contrasto alle sezioni speciali sotto le mura diverse galere, riflettiamo sulla parcellizzazione dei prigionieri anarchici e sulla progressiva omogenizzazione di 41bis e Alta Sicurezza.




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