Il G8 di Genova 2001, così come le molteplici e spesso icompatibili narrazioni che ancora lo accompagnano, suggeriscono l’opportunità di tornare a riflettere criticamente sul ruolo di quelle giornate, sull’impatto che hanno avuto sui movimenti, sull’autoassoluzione dello Stato speculare all’accanimento sanzionatorio verso i manifestanti. A qualche giorno dall’udienza che accoglierà o respingerà la richiesta di estradizione di Vincenzo Vecchi, militante italiano recentemente arrestato in Francia, sui cui pende una condanna per “concorso morale in devastazione e saccheggio”, andiamo a ripercorrere alcuni di questi aspetti, con un’attenzione particolare alla solidarietà come possibile ostacolo contrapposto alla pervasività dell’apparato repressivo europeo

 

In Sardegna, le lotte contro basi, poligoni e aziende dell’indotto bellico, si intersecano con istanze ecologiste e con la voglia di autodeterminazione dell’isola rispetto agli imperativi del potere centrale. La scorsa settimana sono state notificate diverse denunce, tra cui alcune per “associazione sovversiva con finalità di terrorismo” (270bis) volte a intimidire chi da anni alimenta le manifestazioni e organizza campeggi antimilitaristi per contrastare la normalità di un’isola trasformata nel principale poligono d’Europa. Ne parliamo con un imputato.

 

Pestaggi nel carcere di San Gimignano: per la prima volta il “reato di tortura” viene sovrapposto all’operato di membri delle forze dell’ordine. Ne parliamo insieme a Sandra dell’associazione Yairahia, che per prima ha raccolto e amplificato le segnalazioni dei detenuti di quel carcere.

 




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