Carceri, Cpr, autodifesa e crudeltà penale – Operazioni repressive a Bologna

Dalla puntata del 4 dicembre 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia

 

VARIE DALLE CARCERI ITALIANE

Iniziamo con l’ascolto di alcuni audio realizzati dallo Sportello per il sostegno psicologico per i familiari delle persone uccise dal carcere: uno strumento importante sia come supporto concreto per le persone che devono confrontarsi con la letalità del carcere, sia come rete per mettere in contatto parenti e solidali a livello nazionale.

Si parlerà della morte di Mustafa Fannane e di psichiatrizzazione nei CPR, del “ricatto educativo” nel carcere di Cremona, degli strascichi della macelleria di Santa Maria Capua Vetere:

 

OPERAZIONI REPRESSIVE A BOLOGNA

Torniamo a parlare di repressione anti-anarchica a Bologna andando a osservare le recenti evoluzioni di due inchieste e cercando di inserirle nel quadro degli eventi degli ultimi anni.

Dopo la caduta del reato associativo per l’operazione Ritrovo, lo scorso 16 novembre sono state effettuate 19 perquisizioni tra Bologna, Lombardia e Trentino, come nuova tappa di un’inchiesta per 270bis, riguardante gli attacchi avvenuti in solidarietà con la lotta portata avanti da Alfredo Cospito attraverso lo sciopero della fame.

Quasi parallelamente, due compagni venivano accusati di “istigazione a delinquere” in quanto ritenuti responsabili dell’organizzazione di presidi e di scritte in solidarietà con le persone rinchiuse nel carcere della Dozza durante il Lockdown; un capo di imputazione che sembra funzionale alla creazione di un “precedente” per corroborare la tesi della regia anarco-mafiosa dietro alle rivolte del marzo 2020, ma soprattutto per costruire un terreno di legittimazione per l’introduzione del nuovo reato di “istigazione alla rivolta nelle carceri e nei CPR”.

 




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