CONTRO L’UCCISIONE DEI MAIALI AL RIFUGIO CUORI LIBERI, COLPITO DALLA PESTE SUINA AFRICANA

All’interno del Rifugio Cuori Liberi, situato in provincia di Pavia, che ospita diversi maiali sottratti alla catena di sfruttamento della produzione di derivati animali, è arrivata la peste suina africana. Questa malattia, caratterizzata da un alto tasso di letalità ma che non risulta contagiosa per l’uomo, è da diverso tempo presente sul territorio nazionale ed è stata da subito affrontata dalle Regioni e dalle autorità sanitarie attraverso ordinanze deliranti e repressive, volte a tutelare non tanto la salute degli individui che la contraggono, quanto piuttosto gli interessi della produzione industriale di prodotti suinicoli, come abbiamo già potuto evidenziare in una precendete puntata (vedi qui: https://radioblackout.org/podcast/stragi-e-zone-rosse-la-risposta-al-virus-della-peste-suina-africana/).

Stavolta, nonostante le recenti norme che potrebbero andare a tutelare maggiormente i santuari di animali, finalmente riconosciuti come tali e non come allevamenti, i maiali ospitati presso il Rifugio Cuori Liberi sono stati condannati all’abbattimento a tappeto, nonostante molti di loro siano in buone condizioni di salute ed alcuni addirittura guariti dal contagio.

Per opporsi a questo annunciato massacro e mantenere fede alla promessa di una vita libera, degna e lontana dallo sfruttamento e dall’uccisione fatta nei confronti degli individui ospiti, divers* attivist* hanno indetto un presidio permanente nei pressi del rifugio, per impedire fisicamente l’arrivo del personale addetto agli abbattimenti che potrebbe giungere sul posto in qualsiasi momento.

Abbiamo ripercorso i passaggi di questa vicenda con il contributo telefonico di Sara della rete dei Santuari di animali liberi in Italia.

Ascolta la puntata qui:

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