Stragi e zone rosse: la risposta al virus della peste suina africana

Alla fine è arrivata. La peste suina africana ha varcato i confini italiani, ed è stata rilevata in alcuni cadaveri di cinghiali nella zona liminale tra Piemonte, Liguria e Toscana. L’allarme per le grandi aziende di produzione di carne suina (come ad esempio le potenti industrie che producono prosciutto di Parma) è massimo, vista la letalità che sfiora il 90% per gli animali che la contraggono, e gli enormi danni che potrebbe portare al commercio di questo prodotto all’estero. Al fine di contenere il virus e di tutelare questi interessi, è stata creata una zona rossa all’interno della quale è interdetta qualsiasi attività boschiva (trekking, mountain bike, raccolta funghi, caccia, ecc.), mettendo in grossa difficoltà gli abitanti di questi territorio. Come misura ancora più drastica, è stato reso obbligatorio l’abbattimento di qualsiasi suino, anche sano, presente nella zona, inizialmente comprendendo non solo gli animali delle piccole fattorie, ma anche i maialini “d’affezione”. Inoltre, un intero branco di cinghiali vicino a Genova sta venendo cacciato per essere sterminato, dimostrando ancora una volta l’accanimento umano contro questa specie. Le notizie si susseguono negli ultimi giorni, arrivando a parlare di un piano di abbattimento di 50000 cinghiali solo in Piemonte, ma al di là della confusione delle ordinanze, ciò che è evidente in questo piano di gestione del virus è la volontà antropocentrica di calpestare migliaia di vite di animali non umani al fine di mantenere inalterati i profitti dell’industria della carne. La rete di rifugi e santuari per animali presente sul territorio, che ospita molti maiali scampati all’uccisione della normale macchina di produzione di carne che si verifica tutti i giorni si è mobilitata contro questa ennesima reificazione e uccisione di animali non umani.

Un presidio si svolgerà a Genova, venerdì 4 febbraio alle 15 in Piazza de Ferrari e a Torino domenica 6 febbraio alle 15 in Piazza Castello.

Partendo dall’origine e dalle caratteristiche della peste suina africana, abbiamo parlato con Barbara delle implicazioni etiche che stanno dietro alle insensate e criminali ordinanze di “contenimento” di questo virus.

Ascolta la puntata qui:

[download]




Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST