controindagine minima di un malato sul “male incurabile”

Il cancro come “nemico pubblico” da sconfiggere tutti insieme, istituzioni e cittadini, uniti per fronteggiare un male incurabile. Il potere, medico e politico, strumentalizza la malattia per generare terrore e poter imporre cure draconiane su cui sperimentare modelli sociali sempre più totalitari. Con Franco, autore del libro “controindagine minima di un malato sul “male incurabile”, andiamo a sviscerare le similitudini e le analogie tra cancro e covid19. La creazione di una minaccia che colpisce la società permette alla classe politica di evocare un clima di guerra con le relative misure, anzichè arginare le cause reali che hanno permesso alla malattia di nascere ed espandersi a macchia d’olio.
La creazione ad hoc di statistiche serve a giustificare il clima da pandemia e imporre una medicalizzazione forzata della società, mentre ai cittadini viene sempre più impedito di accedere e sperimentare una sanità autonoma e autogestita. Oltretutto rifiutare le cure spesso comporta l’esclusione dal diritto alla salute se non una vera propria forzatura attraverso il trattamento sanitario obbligatorio, l’estremo ricatto per chi non vuole piegarsi ai dictat dello stato.
Ma a volte per fronteggiare la malattia occorre far scelte individuali forti e radicali, che modificano completamente il proprio stile di vita e di pensiero, soprattutto quello che ci vede come numeri alla mercè del sistema sanitario o come vittime da assistere e controllare da parte del potere politico.




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