frittura mista|radio fabbrica 05/04/2022

 

Il primo approfondimento lo abbiamo fatto con Maria Vittoria di USB Roma per commentare un fatto che è successo a chi come lei lavora per un caf, gestito appunto dal sindacato di cui sopra, ma  a Cagliari. Infatti la questura di questa città si è permessa di mandare delle circolari a dir poco intimidatorie, nelle quali si richiedevano tutti i documenti degli stranieri o “italianizzazati” richiedenti reddito di cittadinanza. Un chiaro tentativo di mappatura degli stranieri che vengono automaticamente trattati come possibili “furbetti”, tanto che si è scoperto che la questura stessa di Cagliari vanta al suo interno un’unità di contrasto a “stranieri, spacciatori e prostitute”. Abbiamo snocciolato con la nostra ospite i vari risvolti di questa vicenda, che ci ha messo all’erta sul clima generale di repressione nei confronti delle persone che vengono ( o si ritrovano) a vivere in Italia da paesi esteri.

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Il secondo collegamento lo abbiamo fatto con Antonio del sindacato ADL Cobas di Vercelli su una vicenda che per ora sembra essere andata a buon fine, ovvero la mobilitazione dei magazzinieri per SDA Vercelli (all’interno del solito schema tipico della logistica di scatole cinesi di cooperative e aziende) che non aveva messo in atto le procedure previste dal CCNL sul cambio appalto che coinvolgeva questi lavoratori. Come sentiremo dalla testimonianza del nostro ospite, la lotta paga! Infatti dopo un primo momento di sciopero e di blocco vero e proprio del transito delle merci del magazzino nel complesso Sifte Berti, la nuova cooperativa si è attivata mandando subito delle PEC ai lavoratori per le procedure del cambio appalto.

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Per chiudere il cerchio sull’argomento reddito di cittadinanza, abbiamo intervistato Sara Facciani, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Navigator e con lei abbiamo parlato dell’assurdo meccanismo di precarietà lavorativa senza fine che ha imposto questo provvedimento. Infatti, invece di stabilizzare i già precari lavoratori dell’Agenzia Nazionale Per il Lavoro, il governo italiano decise di tirare fuori dal cilindro questa nuova figura professionale “il navigator”, che tra le sue varie mansioni avrebbe dovuto aiutare i percettori di reddito di cittadinanza all’inserimento lavorativo. I navigator avendo come  requisiti base per l’accesso al concorso, una pregressa esperienza nell’ambito, costituiscono una sorta di eccellenza in questo settore. Eccellenza, che come sempre in Italia viene denigrata e messa da parte, infatti questi 2000 tra lavoratrici e lavoratori hanno svolto la loro mansione fino ad ora con contratti a termine da rinnovare ogni 3 mesi, fino ad arrivare alla beffa della fine contratto per tutte e tutti al 30 Aprile 2022. Abbiamo quindi approfondito le varie contraddizioni legate anche alla “mission” stessa dei navigator, per poi arrivare a raccontare del loro primo vero e proprio sciopero, con annesso presidio sotto il Ministero del Lavoro, tenutosi il 29 Marzo di quest anno. Il Ministro Orlando aveva degnato i manifestanti di ben 40 secondi del suo tempo per promettere la creazione di un tavolo di trattativa istituzionale per la risoluzione di questa vicenda, che vedrebbe dal 1 maggio (ironia della sorte) i navigator disoccupati proprio come gli utenti a cui hanno prestato servizio. PS Ad oggi (8 Aprile) il Ministro Orlando ancora non si è fatto sentire.

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Radio Blackout 105.25

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