frittura mista|radio fabbrica 24/05/2022

 

Siamo tornati a parlare di RSA ed RSD (residenze per anziani e residenze per disabili) con Claudia  di Conpal RSA RSD RSP  perchè dopo la scorsa mobilitazione nazionale tenutasi il 30 Marzo scorso, le istituzioni continuano a fare orecchie da mercante riguardo alle enormi criticità per chi è assistito e per chi lavora in queste strutture. Infatti Claudia ci ha ribadito le assurdità che caratterizzano questi posti, tra i pochissimi dove per entrare in visita da non vaccinati si è costretti ancora a pagarsi di tasca propria i tamponi, oppure dove OSS sono costretti a dedicare un lasso di tempo massimo a paziente, come se il lavoro di cura potesse essere gestito come un lavoro produttivo da catena di montaggio. Queste come tante altre rivendicazioni sono state presentate al segretario Andrea Costa del Ministero della Salute proprio in occasione della scorsa mobilitazione nazionale lanciata da Conpal RSA RSD RSP, che ha promesso la creazione di un tavolo per affrontare questi temi, cosa che ancora ad oggi non è avvenuta. Non possiamo pensare di far vivere a persone già in condizioni di salute precaria anche la violenza legata una sorta di reclusione vera a propria, svalutando completamente elementi fondamentali della cura, incidento negativamente anche sui carichi di lavoro di chi queste persone le assiste! Per questo vi invitiamo a scendere in piazza lunedì 30 Maggio alle 9:30 in Via Alfieri 15 presso la sede del Consiglio Regionale del Piemonte a Torino.

Buon ascolto

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Per affrontare il secondo argomento della serata, abbiamo fatto due chiacchiere con Alessandro del laboratorio studentesco Last, commentando assieme a lui l’ultimo incidente avvenuto durante un percorso di Pcto, infatti a Merano, in Trentino Alto Adige, un ragazzo ha subito gravi ustioni a causa di un ritorno di fiamma durante una lavorazione in una carrozzeria. E’ già il terzo incidente dall’inizio dell’anno (di cui due letali per Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci) che avviene in uno di questi percorsi formativi e di orientamento professionale, infatti la popolazione studentesca italiana ha reagito prontamente con cortei e occupazioni di scuole in tutta Italia, reazione che non ha mosso di un millimetro l’intenzione da parte del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi di abolire o anche solo ripensare all’obbligatorietà di queste esperienze di alternanza scuola lavoro. Con Alessandro abbiamo sviscerato questi fatti e anche quello che è successo a chi tra gli studenti Torino è stato colpito dall’arresto o dalle misure cautelari riguardanti l’ultimo corteo studentesco a Torino, nato proprio dalla volontà di opporsi a questo sistema vigente delle cose nella scuola pubblica italiana.

Buon ascolto

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Il terzo argomento lo abbiamo affrontato in compagni di Juliana, lavoratrice della cooperativa Meridiana in appalto ad Iveco. Lei come altri suoi colleghi e colleghe, sono stati licenziati con una mail dopo più di 12 anni di lavoro nel confezionamento di pezzi di ricambio, l’avevamo già intervistata durante la nostra scorsa puntata dedicata alla festa dei lavoratori a Torino, giornata nella quale questi lavoratori e lavoratrici hanno sfilato nello spezzone organizzato dal SiCobas, sindacato col quale stanno portando avanti le loro battaglie. In questa intervista abbiamo anche rilanciato l’appuntamento per il presidio che si è tenuto il 26/05 davanti alla prefettura di Torino e di cui vi riportiamo il testo di seguito:

IVECO LAVORATORI LOGISTICA IN PRESIDIO DALLA PREFETTURA… BASTA PRECARIETÀ E LICENZIAMENTI!

Ecco il testo del volantino distriubuito ai lavoratori dai cancelli per lo sciopero generale del 20 maggio contro guerra, riarmo e carovita:
APPALTI, SUBAPPALTI E CONTRATTI INTERINALI CONTINUANO A COLPIRE I LAVORATORI IN IVECO
Da oltre 12 anni all’Iveco i lavoratori e le lavoratrici dell’appalto logistica svolgono attività di confezionamento dei ricambi.
Le aziende che hanno gestito l’attività per conto di Iveco succedutesi in questi anni hanno accettato appalti sempre più al ribasso, comportando per i lavoratori una situazione di precarietà ed un peggioramento delle condizioni di vita, di lavoro e di salute.
Nel gruppo Iveco, Kuehne+Nagel e Cnh la precarietà è una problematica che colpisce più di 2000 lavoratori nel solo territorio di Torino.
Iveco sposta l’attività di logistica nel nuovo stabilimento di San Mauro, utilizzando in gran parte manodopera di agenzie interinali: così, per i lavoratori dell’appalto Kn / Meridiana s.c. il lavoro viene meno.
Il venerdì santo prima di Pasqua, l’azienda ha comunicato la procedura di licenziamento collettivo per 40 lavoratori ed una grande incognita anche per i restanti 30 dipendenti.
Non possiamo accettare che dei lavoratori, per oltre 12 anni spremuti come limoni, vengano buttati via senza alcuna remora: nonostante il nostro sindacato abbia più volte chiesto un confronto con Iveco per risolvere la problematica e tuttora
ATTENDIAMO LA CONVOCAZIONE DELL’INCONTRO CON IVECO IN PREFETTURA
Iveco che ha utilizzato per tanti anni l’attività di questi lavoratori in subappalto non può ignorare la loro sorte futura: chiediamo si impegni nella loro collocazione all’attività del nuovo stabilimento logistico con l’internalizzazione presso il polo di San Mauro, perché da anni tale attività è stata svolta anche da questi lavoratori.
AI LAVORATORI MERIDIANA DEVE ESSERE GARANTITO IL POSTO DI LAVORO CON L’INTERNALIZZAZIONE
BASTA PRECARIETÀ E LICENZIAMENTI NELLE FABBRICHE
IL 26/5 ORE 11 PRESIDIO DALLA PREFETTURA IN PIAZZA CASTELLO
Lavoratori e lavoratrici S.I. Cobas Meridiana appalto logistica Iveco
Buon ascolto



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