LA BELLA E LA BESTIA – LA PERLA DI LABUAN 13/11/2020

Riccardo

“Non chiamarmi Signore. Il sono la Bestia. Ti farò grazia della vita solo se tua figlia viene qui e si sacrifica al tuo posto.” La figlia minore del mercante, la più buona e bella, si reca nel castello dove vive l’essere mezzo uomo e mezzo bestia e, giorno dopo giorno, scopre che é buono e gentile e se ne innamora. Alla fine la Bestia riacquista il sua aspetto originario. E’ la fiaba “La Bella e la Bestia” opera  dalla scrittrice e insegnante Jeanne-Marie Leprince de Beaumont nel 1757. Si tratta della rielaborazione di una precedente versione del 1740 di Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve. Ma il motivo dell’amore impossibile tra diversi è più antico, affonda le sue radici nella tradizione popolare e fa parte del filone dello Sposo Animale. Ci sono state nel 1956 “Re Crin” di Italo Calvino, nel 1550 “Il Re Porco” di Giovanni Francesco Straparola e nel II secolo d.C. “Amore e Psiche” di Apuleio. “Le si accostò lo sposo sconosciuto, la fece sua e, prima che sorgesse il giorno, se n’era andato.” La Bella e la Bestia ha avuto diverse trasposizioni cinematografiche, la più importante é quella del 1946 di Jean Cocteau, interpretata da Josette Day e Jean Marais. Nel 1987-1990 c’é stata la serie TV “La Bella e la Bestia” ambientata a New York in epoca moderna. E’ la storia dell’amore tra una giovane avvocata (interpretata da Linda Hamilton) e l’uomo dalla faccia di leone (interpretato da Ron Perlman) che ama la poesia e vive nella città sotto la città insieme ad altri reietti. Nella città di sopra ci sono gli Aiutanti che, pur vivendo la loro vita normale, segretamente conoscono e aiutano quelli di sotto. In questo caso la trasformazione non avviene, la Bella muore e non c’é lieto fine. “Hai presente la Bella e la Bestia? Lei è tutte e due.” (dal film “Blade Runner”) Buon ascolto.




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