Né con lo stato né con la caccia: presidio venerdì 8 giugno a Torino

L’8 giugno si svolgerà nel centro di Torino una grossa manifestazione di cacciatori chiamata “La caccia s’è desta”. Non ci interessa entrare nei dettagli delle motivazioni che spingeranno questi assassini a protestare contro la regione Piemonte, ed anzi, ribadiamo con questo la nostra ostilità a qualsiasi tipo di riformismo o legislazione verso l’attività venatoria: la nostra opposizione è contro la caccia ed il suo mondo di morte, in quanto espressione dell’ennesima forma di dominio ed oppressione sul vivente da parte dell’essere umano, ma anche contro lo Stato, in quanto struttura repressiva e coercitiva, la cui esistenza è incompatibile con la nostra tensione verso un mondo liberato.

Rifiutiamo ogni appello allo Stato ed ogni assorbimento delle lotte da parte del capitalismo e del fascismo, contrastandoli alla radice, e preferendo alla delega l’autogestione e la contestazione diretta, in piazza, con le nostre forze.

Nell’ottica di rilanciare una lotta orizzontale per la liberazione totale di ogni essere vivente, è chiaro che la lotta antispecista contro la caccia non è isolata, ma ne interseca molte altre, come quella dell’antisessismo (ad esempio contro il machismo, spesso gran vanto dei cacciatori), dell’antimilitarismo (visto che l’attività venatoria, l’industria delle armi e della guerra sono intrinsecamente collegate) e dell’antifascismo (contro ogni sigla o individuo che cerchi di infiltrare ideologie oppressive all’interno dei movimenti di liberazione animale), e per questo motivo non saranno gradite presenze di bandiere, fascisti e simpatizzanti delle suddette categorie.

Contro la caccia e lo Stato, organizziamoci, scendiamo in strada e facciamo rumore!

L’iniziativa è la prima di un percorso politico collettivo che mira a ridare slancio a livello nazionale alle lotte antispeciste e di liberazione animale.

Per saperne di più ascolta l’audio dell’intervista:




Radio Blackout 105.25

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