Radio fabbrica puntata del 20/10/20

Il primo collegamento radiofonico è stato con Ira lavoratrice della biblioteca di un museo di Londra:
A Londra nei musei stanno licenziando – le forme creative di lotta dei lavorator* sindacalizzat* e non sono molto accese – il governo propone uno spot per invogliare i lavoratori dello spettacolo a cambiare mestiere – la solidarietà concreta dei lavorator* non manca…
Buon ascolto

 

 

 

il secondo collegamento radiofonico è stato con Daniele Mallamaci Sicobas Torino: Sabato 24/10/20 giornata di mobilitazione nazionale a Torino in largo G. Cesare ore 10.

È ORA DI RIPRENDERE A LOTTARE. MANIFESTAZIONE A TORINO

IL 24 OTTOBRE MANIFESTAZIONE IN LARGO GIULIO CESARE (CORSO GIULIO CESARE, ANG. CORSO PALERMO) h 10 – TORINO

Il governo Conte ci vuole docili e rassegnati.

Confindustria ci vuole schiavi e affamati.

E’ ORA DI RIPRENDERE A LOTTARE!

– RINNOVO IMMEDIATO DI TUTTI I CCNL CON FORTI AUMENTI SALARIALI

– RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO A PARITA’ DI SALARIO

– NO AI LICENZIAMENTI DI MASSA

– SALARIO MEDIO GARANTITO PER LAVORATORI E DISOCCUPATI

– PERMESSO DI SOGGIORNO SLEGATO DALLA CONDIZIONE LAVORATIVA

– PIENA TUTELA DELLA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO E APPLICAZIONE DEI PROTOCOLLI PER LA PREVENZIONE DEL CONTAGIO DA COVID-19
Buon ascolto

 

 

 Il terzo collegamento radiofonico è stato con Simone Selmi di USB Piaggio: I metalmeccanici, categoria trainante, sanno che è il momento di agire e propongono un pacchetto di 8 ore di sciopero
dal 26 ottobre al 5 novembre nazionale:
  •  Salario e non buoni spesa! La rivendicazione degli aumenti salariali pari 180 € non riparametrati e non assorbibili, è una risposta al crollo dei salari e al diritto all’emancipazione.
  •  Chiedere di ridurre l’orario a parità di salario, è un’esigenza moderna di fronte ai processi d’innovazione tecnologica, che se governata secondo i criteri padronali comporterà licenziamenti e un peggioramento dei nostri diritti.
  •  Superare la previdenza/pensione complementare (Cometa) e la sanità privata (MetaSalute), che drenano soldi nei nostri contratti e sostenere una sanità e una previdenza pubblica forte ed efficiente, è una necessità urgente che la pandemia ci ha sbattuto drammaticamente in faccia.
  •  Molti di noi, sono privi di diritti sindacali, all’interno delle aziende lavorano persone con diversi contratti. Il jobs act e l’abolizione art. 18, hanno elevato il potere di arbitrio delle aziende, il tema dell’estensione piena dei diritti è centrale, chi produce ricchezza non può essere privo di tutele reali.
Buon ascolto



Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST