smartphone a Gaza, fatti passare attraverso una rete di solidali che permettono le persone bloccate in Palestina di comunicare con i propri cari e denunciare le violenze
Da ottobre Gaza è un buco nero, o quasi. Il volume del traffico internet è crollato. Non esistono più punti di emissione a causa dei raid sulle infrastrutture di telecomunicazione, i blackout intenzionali e le restrizioni all’accesso all’elettricità. In questo presente distopico le compagnie palestinesi PalTel e Jawwal hanno subito blocchi di rete prolungati. Qualcuno pero’ ha trovato il modo di connettersi. come?
Attraverso una rete anti-blackout che si organizza con chi sta in Palestina e (R)esiste.
Una carrucola, un secchiello, uno smartphone e una e-sim: un albero della rete, a Gaza.