No Tav. Un campeggio di lotta

Scritto dasu 18 Luglio 2013

Schermata-2013-07-15-a-13.37.12E’ entrato nel vivo il campeggio di lotta No Tav. Quest’anno le tende sono state piantate nella piana di Venaus, nei pressi del presidio di lotta che venne costruito nel 2005.
A otto anni dall’insurrezione popolare del 6, 7 e 8 dicembre la lotta contro il supertreno è in salita. A Chiomonte lo Stato è riuscito a costruire un apparato di controllo tipico di un’occupazione militare dove, da un anno e mezzo, sono cominciati i lavori per la costruzione del tunnel geognostico della Maddalena, un’opera finanziata in buona parte dall’Unione Europea e preliminare ai cantieri per la nuova linea ad alta velocità tra Torino e Lyon.
La partita va ben al di là del treno e degli interessi miliardari che sia la destra che la sinistra hanno: ormai la posta in gioco è il disciplinamento del movimento che ha osa sfidare lo Stato Italiano. I vari governi hanno usato e usano ogni mezzo a propria disposizione per colpire e cercare di dividere il movimento. Un movimento che si mantiene invece unito, nonostante la repressione, perché consapevole che solo l’azione diretta può inceppare la macchina, una macchina che opera in Clarea, con punti sensibili su tutto il territorio.
Nelle ultime settimane di luglio sono previste due manifestazioni in Clarea e tante altre iniziative sul territorio per buttare un po’ di sabbia negli ingranaggi della macchina.
Venerdì 19 luglio passeggiata notturna alle reti con partenza da Giaglione alle 21.
Sabato 27 luglio marcia popolare No Tav da Giaglione a Chiomonte. Appuntamento al campo sportivo alle 14.

Ne abbiamo parlato con Maurizio del presidio di Vaje.
Ascolta la diretta
2013 07 17 piccione no tav

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