GTT. Sciopero contro la privatizzazione

Scritto dasu 18 Dicembre 2013

gttLunedì si è svolto lo sciopero dei dipendenti della GTT contro la decisione dell’amministrazione torinese di vendere l’azienda dei trasporti pubblici della città. Vi hanno aderito oltre il 90% dei lavoratori, che hanno dato vita ad otto cortei, uno per ciascuno dei depositi cittadini. Di fronte al Comune si è svolto un presidio.
Quello stesso giorno era prevista l’asta dei parcheggi cittadini, che è andata deserta.

La partita è molto importante. L’amministrazione cittadina ha bisogno di fare cassa, per far fronte alle spese pazze degli scorsi anni: olimpiadi, passante ferroviario, inceneritore.
GTT, l’azienda dei trasporti, la società dei parcheggi e quella delle fibre ottiche sono solo una parte dei gioielli messi in vendita dall’amministrazione Fassino.
La GTT ha subito continui tagli sia dei servizi che del personale, nonostante l’aumento del prezzo del biglietto e la militarizzazione di alcune linee delle zone popolari, dove i poveri faticano a pagare il biglietto.
La GTT, se privatizzata rischia altri tagli sia nell’erogazione del servizio, sia tra il personale. Nell’ultimo anno sono caduti sotto la mannaia ben dieci chilometri di percorsi.
Al momento il comune di Torino non ha ancora trovato acquirenti per GTT: le uniche società ad avanzare un’offerta, una ditta francese ed una tedesca, volevano il controllo totale, ed non andavano oltre i 70 milioni.
Il mercato è aperto. Lo scontro di potere anche.
L’auspicio è che si apra anche una partita altra. Quella contro la proprietà. Comunale o privata.

Ne abbiamo parlato con Leonardo Locci, autista GTT e sindacalista dell’USB

Ascolta la diretta:

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