Dalla Calabria un grido di resistenza
Scritto dainfosu 11 Marzo 2014
Alla faccia della’assessore all’Ambiente, Pugliano, che solo ieri notte diceva che il sito di Celico era stato scelto a norma di legge e dunque tutto seguiva come previsto, per il momento sembra tornare il sereno a Celico: niente camion alla discarica e il presidio dei manifestanti è stato spostato, in funzione di monitoraggio, sulla base dell’accordo che oggi ha portato alla firma di una nuova ordinanza. La Regione Calabria ha disposto che i rifiuti di Cosenza dovranno essere pretrattati prima di finire in Presila e ha assegnato l’incarico a Calabria Maceri.
La trafila prevede che la società liberi i propri capannoni dalla spazzatura in giacenza, poi potrà occuparsi di quelli cosentini, che subiranno una tritovagliatura e poi suddivisi: il cosiddetto sopravaglio (cioé la frazione più leggera di materiali inorganici) andrà al termovalorizzatore Gioia Tauro, il resto a Celico. All’inizio il ritmo di lavorazione dovrà assestarsi ulle 100 tonnellate al giorno, poi salirà fino a 150. In seguito, si aggiungeranno gli altri Comuni.
I comitati che compongono il fronte di protesta si riservano ora di valutare il piano. Ma intanto ai manifestanti stanno cominciando ad arrivare le notifiche delle sanzioni relative agli scontri dei giorni scorsi, quando i camion della spazzatura sono stati bloccati e tra il presidio e le forze dell’ordine in assetto antisommossa si è arrivati al contatto.
I comitati comunque non demordono ed essendosi già uniti in un patto di mutuo soccorso, comprendono perfettamente come la partita semplicemente si sposti dalla Presila a Gioia Tauro.
Ne abbiamo parlato con Ciccio Noto, tra i più attivi all’interno del comitato presilano e del coordinamento regionale dei comitati territoriali