Giorgio Faraggiana, un ingegnere contro(corrente)
Scritto dainfosu 13 Novembre 2014
Scienza delle costruzioni e critica delle opere inutili, ponti e Alpi, difesa del paesaggio urbano e montano, mobilità sostenibile, biciclette, massacritica e No Oil, ecoturismo, lotte sociali… un’altra università è possibile. Alcuni degli ambiti in cui Giorgio Faraggiana ha lottato caparbiamente con una coerenza che lo ha sempre visto, fin dalla lotta anche violenta degli anni Settanta contro il capitalismo, da una stessa parte della barricata. Quella contro… contro la speculazione, la devastazione, la ottusa barbarie dell’affarismo… morto quest’estate improvvisamente e a lui è dedicata oggi una giornata che culminerà con una massa critica di cui, appassionato ciclista, fu tra gli iniziatori.
Ecco, alle 15:00 tutti quelli che hanno partecipato a una “massa critica”, o che sono saliti su un grattacielo per impedire la distruzione di un profilo di una città, o che erano in cima al tetto di Palazzo nuovo per evitare lo scempio del sapere della Gelmini, o che hanno incrociato il sorriso bonario di Giorgio in Clarea, o che hanno anche solo idealmente fiancheggiato compagni inseguiti e ricercati in tempi che altri hanno chiamato di piombo, o che lo fanno ora per favorire la fuga di compagni posti ai margini dalla speculazione, invitare tutti dicevo a intervenire alla titolazione della pista ciclabile di corso Castelfidardo a Giorgio Faraggiana: sarebbe un bell’inizio di una due giorni atta a unire le istanze nello sciopero generale e sociale di domani e saldare il blocco sociale in una prima mobilitazione che cominci a rispondere a questi decenni di ripiegamento delle lotte di fronte allo strapotere del neoliberismo. Tutte lotte che hanno visto la partecipazione attiva dell’acume di Giorgio