Tisa: il trattato che ti privatizza il futuro

Scritto dasu 12 Febbraio 2015

Come suggerisce il nome stesso, il Trade in service agreement è la più emblematica porcata che mente neoliberista potrebbe escogitare per scardinare quel poco di servizio pubblico rimasto al mondo e consentire al capitalismo mondiale di appropriarsi di una torta non indifferente del profitto mondiale. A tal punto è una porcata che le trattative sono in corso da tempo in forma segreta, tanto che è stato Wikileaks a giugno a scoperchiare la pentola in cui stanno bollendo la totale liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici di buona parte del mondo: i paesi occidentali e alcuni altri fino ad assommare tra loro il 70% del prodotto interno lordo. E la Cina sta cercando di entrare nel novero dei privilegiati che privatizzeranno i servizi pubblici.

Il tentativo, come ci ricorda Alberto, non è nuovo: ci avevano già provato con il vecchio Agcs (Accordo generale sul commercio dei servizi), discusso per oltre 10 anni all’interno dell’Organizzazione mondiale del Commercio (Omc) e fallito sotto la pressione delle mobilitazioni sociali del movimento altermondialista.

Questa nuova versione si incentra sulla liberalizzazione dei servizi e prodotti finanziari, dei servizi bancari e dei prodotti assicurativi, dell’accesso e della distribuzione dell’informazione, delle applicazioni e dei servizi scelti dai consumatori, senza alcuna restrizione al trasferimento dei dati tra i paesi, con immaginabili conseguenze per la protezione dei consumatori e per le leggi sulla privacy. E non poteva mancare l’aspetto più appetibile: la sanità, comparto valutato in 6 trilioni di dollari, per facilitare la mobilità dei pazienti tra paesi diversi, attraverso la distribuzione di voucher individuali alle persone, che potranno decidere in quali paesi utilizzarli. L’obiettivo è la privatizzazione totale dei sistemi sanitari con grande vantaggio dei cittadini più ricchi, delle cliniche private e delle compagnie assicurative, il tutto pagato con i soldi dei contribuenti.

Tisa è figlio e covata malefica del già abominevole Ttip, entrambi costituiscono il più compiuto attacco portato avanti in questi anni ai diritti del lavoro, ai beni comuni e ai servizi pubblici, ai diritti sociali e ambientali, oltre a determinare il definitivo passaggio dallo stato di diritto allo stato di mercato, con la fine della democrazia e della sovranità popolare.

Abbiamo approfondito l’argomento con Alberto dela rete Stop Ttip

2015.02.12-alberto_tisa


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