La Grecia dice No

Scritto dasu 6 Luglio 2015

All’indomani del referendum greco, indetto dal governo in carica guidato da Tsipras, sull’accettare o meno le nuove misure di austerità imposte dalla troika, il voto di greci e greche ha risposto con un determinato No. Il voto contrario si è assestato sul 61 % contro il 38 % dei Sì.

Le ultime settimane sono state convulse per il paese, con la chiusura delle banche e con una campagna mediatica molto aggressiva contro il No – interna al paese e sul piano europeo –  fortemente schierata per il Sì. I messaggi lanciati erano, e sono ancora, quanto mai  allarmisti e descrivono scenari altamente drammatici in attesa che qualcosa si muova e riprenda una qualche forma di negoziato con Bruxelles.

Di fatto la vittoria del NO di Tsipras, ottenuta con questo referendum, ha un valore altamente simbolico ma non è affatto chiaro quali risultati reali potrebbe ottenere rispetto ai ricatti e all’aggressività dimostrata finora dai “tecnici” diventati più o meno falchi nel corso delle ultime settimane. Allo stesso tempo questo risultato segna un passaggio di forte discontinuità rispetto al “prima del referendum” nelle relazioni con UE, BCE e FMI e che potrebbe concorrere ad incrinare la feroce azione  della troika portata avanti in questi anni di “crisi” contro la Grecia come in diversi altri paesi.

Abbiamo parlato questa mattina con Michaíl del collettivo AlphaKappa da Salonicco cercando di capire cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni e settimane e di come i movimenti valutano questo risultato che porterà certamente conseguenza e aprirà nuovi spazi di mobilitazione nel paese.

Unknown


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST