Acqua sporca di Colonia

Scritto dasu 13 Gennaio 2016

Manfredi

La terribile notte passata da centinaia di donne a Colonia (ma anche ad Amburgo, Bielefed e in altre città pur in tono minore) nella notte di San Silvestro non smette di produrre i suoi effetti. La Germania discute di espulsione immediata per profughi e migranti che si siano macchiati di un reato qualunque mentre Colonia è preda di un odio e una tensione notevoli che sinora, per fortuna, hanno prodotto scorribande e attacchi razzisti cui hanno preso parte solo nazi e hooligans di estrema destra.

L’imbarazzo a sinistra nello spiegare quanto accaduto ci dice molto dell’ipocrisia che regna da quelle parti, al punto di non voler nemmeno nominare uno scontro di civiltà che a furia di evocare si materializza poi nelle forme più basse e becere. Forme che però spaventano e agitano le coscienze al solito intorpidite.

Nella diretta realizzata abbiamo cercato di tenere insieme i tre piani del ragionamento che sono da un lato distinti tra loro ma che si intersecano necessariamente.

Da una parte stanno i fatti. Che non sono mai nudi e crudi ma nei quali è necessario mettere ordine per capire di più e meglio. Dalle testimonianze di alcune donne, tra cui una compagna di cui il nostro interlocutore ha raccolto la testimonianza successivamente all’intervista realizzata con noi, emerge un quadro netto. Centinaia di uomini, con una presenza preponderante di nordafricani o arabi, hanno dato vita in maniera concertata e organizzata (probabilmente solo lì sul posto già che non vi è sinora traccia di un evento organizzato via social) a una serie di attacchi verso centinaia di donne (anche uomini ma sembrerebbero essere state le donne i bersagli preferiti). Attacchi che si sono sostanziati in stupri, palpeggiamenti, rapine, furti. Un quadro che, forse è presto per dirlo come ci suggerisce l’intervistato, sembrerebbe il risultato di forti tensioni sociali e culturali che la civilissima Germania non era abituata a vedere esplodere ma che il clima degli ultimi mesi potrebbe aver accelerato.

Poi c’è la narrazione di quei fatti. Narrazione certamente tossica nella quale si intersecano nuovi e antichi pregiudizi, le tensioni del presente, il dramma dei profughi e lo jihadismo stragista che ci porta la guerra in casa ma soprattuto gli opportunismi politici e i calcoli geopolitici che si fanno sempre più marcatamente sulla pelle dei migranti economici e non. La debolezza della Merkel ha certamente un peso nella narrazione dei fatti di Colonia così come ce l’hanno le spaccature interne alla CDU e i calcoli della destra e dell’estrema destra.

In ultima analisi ci sono le conseguenze politiche e sociali di quanto è successo e i compiti che ci mettono davanti episodi simili. Sia a livello di comprensione che, conseguentemente, di azione politica.  che, come è stato subito evidente, le organizzazioni neonaziste e i simpatizzanti, non perdono tempo a scendere in campo in questi frangenti.

Di tutto questo abbiamo parlato con Manfredi, un compagno che vive e lavora da oltre dieci anni a Berlino e conosce molto bene la Germania.

Manfredi


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