Sanità in Lombardia: i sorci sono verdi

Scritto dasu 17 Febbraio 2016

Ennesimo scandalo sanità in Lombardia a firma leghista a soli quattro mesi dall’arresto di Mario Mantovani, all’epoca vice presidente della Regione Lombardia.

Questa volta, assieme ad altre 20 persone viene arrestato Fabio Rizzi, 49 anni, ex senatore e braccio destro di Roberto “Bobo” Maroni. Rizzi è stato tra l’altro il promotore della riforma della sanità lombarda, fortemente voluta dal governatore leghista. Associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d’asta e riciclaggio, ecco i capi d’imputazione per uno degli esponenti di spicco della “nuova” Lega, quella che giurava di aver chiuso con la politica clientelare e le ruberie dell’era Bossi. Un vasto sistema corruttiva che vale quasi 400 milioni di euro e che serviva a favorire le imprese di Maria Paola Canegrati, imprenditrice lombarda nel campo dell’odontotecnica che ricambiava con percentuali sugli appalti e finanziamenti alle campagne elettorali della Lega Nord.

Insomma, una “nuova” Lega che si conferma identica a quella vecchia e che, anzi, è riuscita ad allargare il proprio giro d’affari e un sistema sanitario lombardo che grazie alle privatizzazioni ha moltiplicato le occasioni di lucro per politici e imprenditori.

Ne abbiamo parlato con Abo, del laboratorio Off-Topic

abo

Contrassegnato come:

Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST