Iniziato il processo ai compagni No Expo

Scritto dasu 21 Aprile 2016

Ieri a Milano si è aperto con rito abbreviato il processo per il riot No Expo del primo maggio scorso: imputati cinque compagni italiani, uno dei quali latitante, mentre altri due sono ancora ai domiciliari e due in carcere. Arrestati il 12 novembre scorso, sono accusati di devastazione e incendio, che prevede una pena fino a 15 anni di carcere. I giudici hanno ammesso come parte civile il Ministero dell’Interno, che ha chiesto la bellezza di 300mila euro come danno d’immagine e pure  7.726,13 euro come “risarcimento” delle ore straordinarie usate dagli uomini della Digos per analizzare i filmati. Ammessa anche Unicredit per la “devastazione” di due filiali prese di mira durante il corteo: chiesti qui 870 mila euro di danno.

Niente estradizione e quindi processo e richiesta danni, invece, per 5 manifestanti greci, a cui  i giudici ateniesi hanno negato l’estrazione in Italia perchè “’la responsabilita’ collettiva non e’ riconosciuta nel diritto penale greco che contempla solo quella’ individuale. In Grecia poi non esistono i reati di devastazione e saccheggio”, retaggio italico del fascista codice Rocco.

Prossima udienza il 5 maggio, la sentenza il 9 giugno.

Ne abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco, uno dei legali degli imputati:

Unknown


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST