A Roma il 7 maggio per gridare Stop TTIP

Scritto dasu 4 Maggio 2016

SSVE’ di oggi la notizia che la Francia è determinata a opporsi con forza al trattato di libero scambio tra Usa e UE. Non sappiamo quanto valga la parola di Hollande su questo ma sappiamo delle difficoltà che incontra Hollande in casa dove migliaia di persone hanno contestato nell’ultimo mese la Loi Travail e l’État d’urgence. Forse questo è anche un tentativo di riaccreditarsi a sinistra e lo diciamo anche tenuto conto del fatto che le sue dichiarazioni arrivano solo dopo che Greenpeace Olanda ha svelato centinaia di pagine della bozza negoziale sinora tenuta segreta (per quanto alcuni giornali in giro per il mondo siano riusciti negli anni a pubblicarne qualche stralcio). L’unico documento ufficiale lo fece uscire la UE nell’ottobre del 2014.  Il leak di Greenpeace getta luce su molti dei nodi problematici di questa bozza di accordo che a molti sembra l’ennesimo capitolo della supremazia Usa ma è in realtà una resa delle sovranità nazionali di fronte a multinazionali sempre più potenti e strutturate che avanzano pretese sempre più pressanti, necessitando di sempre nuovi campi su cui dispiegare la propria urgenza di profitti. Ovviamente le regole sarebbero al maggior ribasso possibile. In tema di diritti dei lavoratori, di sicurezza ambientale, di sicurezza alimentare. Certo, quella contro il TTIP non è tout court un’opposizione al capitalismo ma ne contiene alcuni elementi, mettendo in discussione alcuni assunti fondamentali di questo modello di sviluppo. Sarebbe forse ora di uscire da un certo cinismo, molto radical, che vede questo genere di questioni come esclusivo interesse di borghesie deboli che temono la concorrenza di economie più forti. Da certe derive, da certi peggioramenti non abbiamo proprio nulla da guadagnare. Come è ovvio l’eredità di Genova pesa ancora: il disastro delle dissociazioni, la tensione politicante dei social forum, la spettacolarizzazione delle lotte. Eppure forse è il momento di provare nuove strade che diano possibilità alle molte piccole lotte territoriali di trovare una grande narrazione che le accomuni, lontano dagli errori del passato se è possibile.

Del TTIP, delle rivelazioni di greenpeace e della manifestazione di Roma abbiamo parlato con Marco Bersani, uno dei coordinatori della costola italiana della campagna Stop TTIP

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