Un infame palazzinaro, gli sfratti e la giunta a 5 stelle

Scritto dasu 18 Ottobre 2016

224020133-c6011065-bdcc-43bb-acc4-4c18f0931fa1Stamattina abbiamo intervistato Loris a proposito dello sfratto in stile sudamericano eseguito a Torino dagli sgherri del palazzinaro Molino lo scorso venerdi ai danni della famiglia di Said, nel quartiere Vanchiglia. Uno sfratto a sorpresa eseguito senza ufficiale giudiziario, con distruzione dell’appartamento e requisizione dei mobili e senza l’appoggio della forza pubblica (forse per non mettere in allarme il vicino centro sociale), che è intervenuta solo dopo per caricare i solidali intervenuti a dare manforte allo sfrattato.

Come si pone la nuova giunta di fronte a un tale atto di guerra di classe condotta da uno dei padron impuniti della città?

Oggi dalle 14 è in programma un presidio davanti al Municipio, in occasione del consiglio comunale:

Unknown


Aggiornamento al 18 ottobre.
Ieri si è tenuto il presidio in piazza Palazzo di Città della famiglia sfrattata venerdì e dei solidali che ne stanno supportando la lotta.
Dopo una lunga trattativa, mediata da alcuni rappresentanti pentastellati, Said e Luca sono stati fatti entrare nella balconata degli spettatori. Ma è durata poco, perché, alla richiesta di interlocuzione sull’emergenza sfratti, Appendino ha rifiutato, mentre la forza pubblica interveniva per buttarli fuori.
In strada i solidali hanno bloccato la circolazione di auto e tram per due ore. Il presidio è diventato permanente.
Oggi alle 13 la famiglia sfrattata e i solidali andranno in corteo dagli assistenti sociali, che hanno convocato Said probabilmente per fare una proposta di abitazione temporanea.

Ne abbiamo parlato ancora con Loris.

Ascolta la diretta:

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