Passato di Marine

Scritto dasu 9 Marzo 2017

Le elezioni politiche francesi si avvicinano a grandi passi e un attore impensierisce, spaventa prendendosi prepotentemente la scena: il Front National di Marine Le Pen. Molto si è parlato delle performance elettorali e del referente sociale di questo strano soggetto politico, in particolare della fascinazione da parte di ceti tradizionalmente attaccati a una tradizione politico-culturale di sinistra. Importante però capire anche la specifica “cornice ideologica” in cui si è sviluppata un Front National profondamente mutato rispetto alle origini perché capace di sintonizzarsi su un mutamento della società che gli è intorno. È l’orto che Marine Le Pen ha saputo coltivare in questi anni, svuotando l’idea di popolo per farne una massa indistinta definita solo dalle sue frontiere esterne e riempiendo quindi lo spazio escludente della pienezza mitologica e posticcia dello stato nazione. Un passato che parla di futuro, di una promossa di rinnovata reciprocità tra individuo e società che non fa però i conti con una crisi sistematica e sistemica da cui non c’è ritorno possibile. Siamo partiti da un puntuale articolo di Claudio Vercelli che tratteggia cambiamenti endogeni ed esogeni subiti dal FN in questi anni.


Ascolta l’intervento di Caludio Vercelli

claudio vercelli
Abbiamo poi proseguito la discussione con Raffaele Sciortino che ha messo a critica alcuni dei punti affrontati nell’intervento precedente


Ascolta l’intervento di Raffaele Sciortino

raf sciortino le pen


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