Di decoro si muore

Scritto dasu 4 Maggio 2017

Il 3 Maggio a Roma un uomo è morto di ‘decoro’. Ad appena una settimana dall’entrata in vigore del decreto Minniti già ne vediamo i risultati; ieri in una retata della polizia locale romana, Nian Maguette, 54 anni senegalese, ha trovato la morte. Un’operazione che, come quella milanese del giorno precedente, ha dell’inquietante: un enorme spiegamento di forza per ribadire che alcun soggetti (poveri, migranti, giovani disoccupati) non sono ammessi, che le città sno decorose solo se loro non esistono. E infatti conseguentemente si comportano, la pagina ufficiale dei vigili di Roma Capitale esulta per la “vittoria contro l’abusivismo”, sequestri e multe (che verosimilmente non verranno mai pagate, dunque parliamo di soldi virtuali) per il valore di 30.000 euro, ma non fa alcun un accenno alla morte del lavoratore originario del Senegal. Le autorità dunque negano qualunque coinvolgimento nell’accaduto come se Nian non fosse morto scappando dalla retata, come se la responsabilità di questo decesso non fosse politica.


Le parole di un giovane collega di Maguette (dalla pagina FB di Progetto Degage)

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Resoconto di una compagna di Roma presente subito dopo i fatti a Trastevere

giulial


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