Irruzione dei fasci in Comune a Milano: cordone di polizia per riscortarli dentro
Scritto dainfosu 30 Giugno 2017
Scontri in piazza della Scala e in piazza San Fedele in pieno centro a Milano si sono verificati, verso sera, tra 15 esponenti di Casa round e la delegazione del movimento Nessuna persona è illegale sotto il Comune per manifestare contro la xenofobia. Le tensioni erano cominciate nel tardo pomeriggio all’interno di Palazzo Marino, sede del Comune, dove i militanti di Casa Pound avevano distribuito volantini contro il sindaco Sala, per chiederne le dimissioni in relazione alle indagini su Expo e dove nello spazio dedicato al pubblico dell’aula consiliare un simpatizzante del movimento di estrema destra ha fatto il saluto romano, poi sono diventate fuori dall’edificio una vera e propria collutazione con i compagni che manifestavano a favore dell’accoglienza dei migranti.
Ovviamente le guardie hanno fatto un cordone per salvare il culo ai fasci e farli scappare inopinatamente prendendoli per la manina per accompagnarli dentro il Comune (e non era u incidente probabotorio questo ricondurli sul luogo del loro delitto), mentre pestavano il presidio antirazzista per disperderlo. Il risultato di anni di tolleranza, di omaggi (Pisapia era andato alla commemorazione di Ramelli), di tolleranza che il 25 aprile questi nazisti siano andati a rendere onore ai repubblichini al Cimitero maggiore, aperture di sedi in locali Aler… ma soprattutto, come sottolinea Abo nella sua corrispondenza, questa deriva della vigilanza antifascista può avvenire in una città dove il fascismo sociale non ha mai attecchito, perché sia quelli che ora si indignano per la squadraccia di fasci che è entrata senza controlli nel municipio (in un periodo in cui è impossibile persino bere una birra in un dehor senza essere perquiiti e battuti come tamburi dai celerini), sia i referenti di quelal stessa Casa Pound scrivono libri insieme