Californian Nightmare

Scritto dasu 12 Ottobre 2017

Gi incendi che da diversi giorni investono un ampia area intorno a San Francisco, in quella Napa Valley rinomata per la produzione vinicola, stanno raggiungendo cifre di devastazione senza precedenti: si parla di oltre 600 kmq di terre bruciate, decine di migliaia di persone evaquate, più di 20 morti e diverse centinaia di dispersi. Le auto della polizia circolano in un paesaggio devastato, in un’atmosfera grigiastra e opaca che tanto ricorda certi immaginari cui ci ha abituati la sci-fiction post-apocalittica, intimando i superstiti abbarbicati nelle proprie casa a fuggire da un fuoco che è ben lontano dall’essere domato.

Un fenomeno endemico e tipico di questa stagione ha raggiunto quest’anno un livello di estensione ed intensità inaspettato, nonostante gli indicatori climatologici e geologici prevedano oramai una situazione di catastrofe latente sempre pronta a dispiegarsi. Da diversi anni la California è al centro di un violentissimo processo di desertificazione: la storica politica ambientale a bassissima sostanibilità – con un approviggionamento idrico da laghi e fiumi distanti centinaia di km che si stanno prosciugando – continua imperterrita con speculazione edilizia e sovra-consumo.

In questo panorama, il Presidente Trump continua la sua politica di “negazionismo climatico” -con lo stesso atteggiamento con cui nega l’influsso delle armi da fuoco nello stilicidio di stragi che punteggiano gli Stati Uniti ogni anno – firmando, solo pochi giorni fa, una direttiva che cacancella le restrizioni poste dall’amministrazione Obama e dando il via ad una nuova corsa al carbone che non potrà non avere effetti catastrofici. Perché se l’atmosfera modificata dalle emissioni di Co2 la respririamo tutt*, la scelta avrà soprattutto conseguenze ad altre estremità del globo, legittimando di fatto identiche scelte di politica ambientale in Cina e India.
L’era dell’Antropocene – o Capitalocene come sarebbe più opportuno definirla – è sotto i nostri occhi e questi sono i suoi frutti.

 

Ne abbiamo parlato con Luca Celada, corrispondente de Il Manifesto da Los Angeles

Roghi California_Luca Celada


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