Amazon aprirà un nuovo centro alle porte di Torino. Opportunità per chi?

Scritto dasu 10 Gennaio 2018

Il colosso del commercio online Amazon ha annunciato che aprirà due nuovi “hub” sul territorio italiano: un centro di smistamento a Casirate, in provincia di Bergamo, e un nuovo centro di distribuzione a Torrazza Piemonte, una manciata di kilometri a nord-est di Torino. Un’operazione da 150 milioni di euro che dovrebbe creare 1600 posti di lavoro, per la maggior parte nella sede piemontese, che diventerà la quarta in Italia dopo quella di Castel San Giovanni e i siti di Passo Corese e Vercelli aperti in autunno.

L’hub di Torrazza Piemonte sorgerà nell’ex villaggio Tav all’uscita dell’autostrada A4 e i lavori dovrebbero concludersi entro l’autunno di quest’anno. La notizia, riportata ieri da diversi quotidiani locali, è stata accolta con entusiasmo dal sindaco di Torrazza, seguito poi dalla sindaca torinese Chiara Appendino e dal presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, che hanno parlato di “opportunità” per l’economia locale, rallegrandosi poi per la creazione di posti lavoro.

Dichiarazioni che stridono parecchio con la realtà che rappresenta Amazon: da tempo sono note le pessime condizioni di lavoro all’interno della multinazionale e difficilmente questa potrà produrre dei vantaggi per il territorio ma, al contrario, andrà a ingrossare ulteriormente e unicamente i propri (già colossali) profitti.

Abbiamo commentato la notizia con Paolo Tessarin di Sistema Torino:

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