Morti alla Lamina: bisogna smettere di essere vittime

Scritto dasu 21 Gennaio 2018

L’ennesimo incidente sul posto di lavoro conta quattro morti alla Lamina Spa. Subito dalle pagine dei giornali e sui media ministri e presidenti si sono prodigati a mostrar le loro lacrime ipocrite e a spendersi nella retorica della sicurezza. Anche il sindacato dei metalmeccanici si è scomodato e ha chiamato uno sciopero di 2 ore, mezz’ora a morto.

Abbiamo contattato Michele Michelino, che ha partecipato insieme al Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro al corteo che si è tenuto venerdì a Milano, per sentire invece delle parole chiare al riguardo, che dicano una volta per tutte che le morti nei luoghi di lavoro non sono tragiche fatalità ma omicidi veri e propri. Il mandante è il capitalismo, nemico che abbiamo in casa e che mette al primo posto il profitto destinando i lavoratori allo sfruttamento e a un lento stillicidio. L’invito ai lavoratori non può che essere quello di smettere di lamentarsi e di subire, di non delegare a sindacati e istituzioni il rispetto della sicurezza sui posti di lavoro ma organizzarsi per non essere più vittime di questo sistema di sfruttamento che vede i lavoratori semplice carne da macello ad uso e consumo del capitale.

Michele ci parla anche della sentenza di assoluzione di qualche giorno fa a 7 ex maneger Pirelli accusati di omicidio colposo per la morte di 24 operai negli stabilimenti milanesi, vicenda che insieme ad altre tristemente note ci ricorda che nessuna giustizia si farà mai attraverso le aule di tribunale e che urge invece che ci si organizzi per lottare.

 

Ascolta la diretta con Michele Michelino del Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro:

 

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