Il movimento per la casa vuole fatti, non parole

Scritto dasu 19 Febbraio 2018

Giovedi scorso un gruppo di esponenti del movimento di lotta per la casa è stato audito dalla commissione welfare del Consiglio comunale di Torino, suscitando le reazioni scandalizzate della casta PD, ora in minoranza. Tra le varie richieste dei comitati vi era anche la possibilità di mettere la residenza nelle occupazioni, cosa ora consentita ai sindaci dal famigerato Decreto Minniti del 2017, che su questo contraddice il Piano Casa di Lupi.

Da parte dei Cinque Stelle questa audizione è stata soltanto opportunismo elettorale (e così si potrebbe dire della comparsa della zarina Appendino all’assemblea in Cavallerizza lo scorso 5 febbraio) oppure il Comune finalmente almeno su qualcosa cederà alla pressione dei movimenti per la casa? La risposta dopo il 4 marzo.

Di certo la precondizione per qualunque cambiamento rimane sempre la lotta autorganizzata, per bloccare concretamente gli sfratti e rispondere agli sgomberi con nuove occupazioni.

Ascolta la diretta con Margherita dello Sportello Casa Zona San Paolo:

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